Dirigenti scolastici irpini a Roma sulla riforma delle superiori

Dirigenti scolastici irpini a Roma sulla riforma delle superiori

Nei giorni 13 e 14 aprile 2010 si è riunito a Roma, presso la Casa ENAM in P.zza dei Giuochi Delfici, il Dipartimento ANDIS Istruzione Secondaria Superiore, con la presenza di numerosi referenti regionali del secondo settore. Al termine delle due intense sessioni di lavoro, nel corso delle quali sono state approfondite molte problematiche introdotte dai Regolamenti del 4 febbraio u.s. e valutate le difficoltà di implementazione tecnica e organizzativa del nuovo ordinamento, il Dipartimento ha condiviso la necessità di proporre ai Dirigenti Scolastici iscritti all’Associazione di accogliere la sfida del riordino, dimostrando la capacità di individuare i possibili spazi di innovazione all’interno di una riforma ordinamentale fortemente segnata da esigenze di risparmio di spesa. L’A.N.DI.S. ha più volte dichiarato che una innovazione radicale della scuola superiore, ritenuta da tutti necessaria e urgente, non può non recuperare le intuizioni della Commissione De Toni sui rapporti tra sapere e saper fare, sulla necessità di valorizzare gli esiti di apprendimento per competenze, sulla necessità di aprire la scuola al mondo del lavoro e della ricerca, allargando tale logica anche all’istruzione liceale. L’A.N.DI.S. rileva che: l’ottica dell’insegnamento per competenze, sollecitata dalle raccomandazioni dell’Unione europea, non risulta chiaramente assunta in una coerente definizione di standard formativi – particolarmente nel Regolamento dei licei; la tempistica dell’approvazione dei Regolamenti ha reso impossibile una reale programmazione dell’offerta formativa territoriale, provocando in molte situazioni la decisione di non effettuare alcuna scelta, o al contrario la polverizzazione degli indirizzi, con grave disorientamento delle famiglie e degli studenti; sul piano amministrativo rimane a tutt’oggi del tutto indefinito il problema della costituzione degli organici e la confluenza delle classi di concorso; l’istituzione dei licei musicali e coreutici (uno degli elementi più qualificanti e positivi del riordino) si attua in una condizione di scarsa chiarezza: non risultano, infatti, esplicitati i criteri di scelta della collocazione territoriale, né le modalità di reclutamento dei docenti, né il rapporto numerico docenti-allievi né la relazione tra l’area comune e quella, necessariamente ampia, di indirizzo; la perdurante incertezza sul futuro dell’istruzione degli adulti determina già oggi una crisi delle iscrizioni ai CTP e ai corsi serali ed una esclusione di fatto degli stranieri di recente immigrazione dai corsi di alfabetizzazione. In conclusione, il Dipartimento Istruzione secondaria superiore dell’ANDIS sollecita il MIUR a sciogliere al più presto i tanti nodi ancora sul tappeto, in maniera da dare la necessaria sicurezza agli operatori e agli utenti. L’A.N.DI.S., inoltre, rinnova all’Amministrazione la richiesta di considerare i Dirigenti scolastici ed il loro associazionismo non come semplici e occasionali interlocutori, quanto piuttosto come fattore propulsivo dell’innovazione reale e possibile nella situazione data. In tale ottica, Il Dipartimento avvierà, in collaborazione con i costituendi Osservatori Regionali, una capillare raccolta di informazioni e riflessioni sul riordino della scuola superiore nelle diverse aree del Paese, con lo scopo di offrire al MIUR un sempre più qualificato contributo di studio e di ricerca.

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