RASTELLI PRIMA DI AVELLINO-LATINA – Smaltito il k.o. di Messina, per l’Avellino di Massimo Rastelli è giunto il momento di conquistare la prima vittoria del 2023 contro il Latina. Queste le parole del tecnico dei lupi nella consueta conferenza stampa pre-partita.
DI SEGUITO LE DICHIARAZIONI DI MASSIMO RASTELLI PRIMA DI AVELLINO-LATINA
LA PARTITA CONTRO IL LATINA – «È l’ultima gara prima della chiusura del calciomercato e per noi allenatori è una manna dal cielo. Affrontiamo una gara difficile, contro un ottimo avversario. Il Latina ha delle individualità non trascurabili. Come tutte le partite va presa con le molle con la consapevolezza di voler portare a casa la prima vittoria del 2023. Credo sia arrivato il momento di accelerare».
LE INSIDIE DELLA PARTITA – «È una partita importante come lo sono tutte. La vittoria ci sarebbe quel pizzico di convinzione in più. Ci farebbe guadagnare qualche posizione e ci permetterebbe di lavorare con un po’ di tranquillità in più».
NOVITÀ IN VISTA? – «Non lo dirò mai. Sono attento su tutto. Sono arrivati nuovi calciatori che dobbiamo integrare in squadra avendo le idee chiare sull’assetto tattico da attuare in campo. Dobbiamo essere bravi a dare sempre meno punti di riferimento agli avversari».
I RECUPERATI – «Sono fuori Pane, Dall’Oglio e Zanandrea che ha un piccolo fastidio da inizio settimana. Pane è in ripresa».
IL CALCIOMERCATO – «La valutazione finale va fatta dopo il 31 gennaio. Sono arrivati calciatori che hanno alzato il livello. D’Angelo ha le caratteristiche che a me piacciono. Tounkara è bravo a svariare in attacco. Mazzocco è stata un’opportunità e ho ritenuto insieme al direttore di prendere un calciatore che ha fisicità e che viene dalla Serie B. Ci tengo a chiarire che Gori era una possibilità di portare un play da alternare a Cesarini. Manca la punta centrale che era uno dei primi obiettivi insieme alla mezzala. L’obiettivo principe è Michele Marconi. Attendiamo gli ultimi giorni per vedere come andrà. O arrivano calciatori top o non li voglio».
LA RABBIA PER L’ASSENZA DEL BOMBER – «Sono un uomo di calcio, quindi conosco le dinamiche del mercato di gennaio. Insieme alla società e al direttore avevamo le idee chiare sugli uomini di portare ad Avellino. Alcune operazioni le abbiamo chiuse subite, alcune si sono interrotte e abbiamo dovuto virare su altri profili. Avrei voluto subito l’attaccante ma sono sicuro che la società mi accontenterà».
COME STA LA SQUADRA – «In questo periodo abbiamo alternato prestazioni positive e secondi tempi non all’altezza. Stiamo pagando la transizione tra l’Avellino che era e l’Avellino che dovrebbe essere. I ragazzi sono consapevoli e sono sempre attenti. Dobbiamo essere bravi a gestire le pressioni di dover vincere. Questo deve essere per noi motivo di crescere e lo possiamo fare solo grazie all’aiuto di tutti».
L’ESASPERAZIONE DELLA PIAZZA – «Quando sono arrivato abbiamo detto che avremo azzerato tutto. È stato fatto e la squadra l’ha percepito e l’ha dimostrato sul campo. Dal primo gennaio sono tornati i malumori a causa del calciomercato. Credo questo abbia inquinato i pozzi e si siano esasperati tutti gli atteggiamenti e questo non aiuta. Bisogna avere la consapevolezza che c’è una società che ha un obiettivo importante, la Serie B. Se Rastelli è qui è perché vuole portare l’Avellino in Serie B. Ma è un percorso lungo. Può venire Ranieri, Sir Alex Ferguson o una società araba. Ci vuole programmazione ed equilibrio altrimenti non si va da nessuna parte».
POSSIBILE CAMBIO MODULO IN AVANTI – «Provo tante soluzioni perché la squadra deve essere sempre preparata. I ragazzi sono pronti a tutto».
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