Calciomercato Avellino: il punto del diesse Enzo De Vito

Calciomercato Avellino: il punto del diesse Enzo De Vito
La conferenza stampa di presentazione di Enzo De Vito

CALCIOMERCATO – Archiviata per l’Avellino la parentesi invernale di calciomercato, è giunto il momento per il Direttore sportivo Enzo De Vito di fare il punto della situazione. Come noto, nel solo mese di gennaio, il sodalizio biancoverde si è reso protagonista di 18 movimenti: sette in entrata e undici in uscita. Queste le parole del diesse a margine della conferenza stampa pre Avellino-Crotone.

CALCIOMERCATO AVELLINO: IL PUNTO DEL DIESSE ENZO DE VITO

IL CALCIOMERCATO – «Se non avessi avuto una proprietà che non ha badato a spese non avremmo fatto questo mercato. Ci sono state pochi movimenti ma credo l’Avellino abbia fatto il colpaccio. Sarà il tempo a dire se ho operato bene. Abbiamo cercato di fare il possibile per accontentare il mister».

LE TEMPISTICHE DELLA TRATTATIVA MARCONI – «Marconi è un’operazione che soltanto grazie alla volontà della proprietà si è potuta chiudere. Abbiamo cominciato a parlare con Marconi subito. Le tempistiche hanno avuto una ratio dettata dal mister. Non abbiamo dormito, anzi, abbiamo lavorato giorno e notte per accontentare il mister. Dopo una prima chiacchierata con il Südtirol la situazione era complicata. Non ci siamo dati per vinti. C’è stata una possibilità per prendere Federico Dionisi. Abbiamo fatto il nostro lavoro. Credo Marconi, come altre 3/4 pedine, possa essere parte integrante del progetto Avellino».

IL MERCATO IN USCITA – «I calciatori che abbiamo ceduto altrove giocano titolari. Vedi Guadagni alla Recanatese, Franco alla Turris o Ceccarelli al Picerno. I calciatori fuori lista hanno pareggiato il loro ingaggio».

LA TRATTATIVA GORI – «Gori è stato un calciatore che ho indicato al mister. C’era già stato l’accordo con la proprietà e il procurato. Non c’è stato il cambio di proprietà a Trieste e la società ha deciso di non cederlo».

COSA È CAMBIATO RISPETTO ALL’ESTATE – «A Potenza abbiamo giocato quasi sul minutaggio. Montalto veniva in prestito con obbligo di riscatto in caso di Serie B. L’Avellino in questi mesi ha inserito in organico patrimonio. Sarà il tempo a dire se ho ragione».

LE ELEZIONI PER IL PRESIDENTE DELLA LEGA PRO – «Ci sono due persone uomini che possono soltanto rappresentare la luce per la Lega Pro».

COSA L’HA FERITA? – «Mi reputo fortunato ad essere direttore sportivo dell’Avellino. La questione della vettura è una parentesi brutta, ma finisce tutto lì. Mi scivola tutto addosso, dispiace per la mia famiglia».

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