Avellino, Festa: “Non penso alla campagna elettorale, il nostro obiettivo è mantenere le promesse fatte ai cittadini”

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“In questo momento, nei nostri radar non c’è l’obiettivo campagna elettorale, il nostro scopo è rispettare il programma con cui ci siamo presentati ai cittadini, mantenere le promesse. Sono soddisfatto del lavoro che, fino a questo momento, abbiamo fatto” afferma il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, a margine delle celebrazioni del 25 aprile.

Ho la fortuna di essere circondato da una grande Giunta. Consiglieri molto operativi, nonostante – chiaramente – voi vediate principalmente il sindaco. I nostri successi sono il merito di tutta la squadra. Stiamo completando la città, le abbiamo ridato un’anima e principalmente la fiducia, l’abbiamo riorganizzata. Io notavo scoramento nella gente, era evidente la rassegnazione. Ora c’è il sorriso, la gente ha piacere di stare ad Avellino. Fondamentale, ovviamente, è stato rimettere tutte le carte a posto. Per completare tutte queste incompiute, il primo passo è stato quello di recuperare documenti, carteggi, anche quelli incompiuti. Poi bisognava completare i lavori con ditte, magari, prossime al fallimento per mancanza di fondi e con errori progettuali. Abbiamo messo in cantiere la cosa più importante: la riorganizzazione cittadina”.

Il sindaco, poi, si sofferma sull’attualissima questione dei rifiuti; il consigliere regionale dei 5 Stelle, Vincenzo Ciampi ha lanciato la proposta di una consultazione popolare: “Noi raccogliamo ogni proposta ma, chiaramente, mi sembra più una simpatica provocazione. Siamo convinti della scelta che abbiamo fatto e andiamo avanti per la nostra strada. Affronteremo la questione della Corte dei Conti, finalmente vedremo macchine elettriche, spazzini, una città più pulita”.

Anche Emilio De Vizia, presidente di Confindustria Avellino ed esperto imprenditore del settore, si è espresso relativamente alla querelle rifiuti in Irpinia tra Ato, Provincia e Comune capoluogo mettendo in discussione le scelte tra gestione pubblica e mista. “Quando si parla di approssimazione nei confronti di un iter durato sei mesi e che  sottolinea Festa – ha visto il completamento di tutti i passaggi e tutti gli approfondimenti del caso, mi sembra di intravedere la mancanza di conoscenza dell’iter. Io penso che lui non abbia letto le carte, un passaggio che – chiaramente – io suggerisco ogni volta” conclude.

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