Sono giorni di riflessione e programmazione in casa Avellino: la società è a lavoro ormai da qualche tempo per portare nello staff biancoverde Ernesto Salvini. L’attuale direttore generale della Robur Siena è un pallino di patron Angelo Antonio D’Agostino che si sarebbe detto pronto all’ennesimo sforzo per rinforzare l’assetto dirigenziale del club. A presentare quello che potrebbe essere il nuovo direttore generale dei lupi ci ha pensato Pasquale Marino che, insieme a Salvini, ha costruito le fortune del Frosinone conquistando, tra le altre, due promozione in Serie A.
«Il Direttore è una persona seria, che trasmette serenità nei momenti di difficoltà – ha esordito Pasquale Marino ai microfoni di Radio Punto Nuovo -. È da tanti anni nel calcio. Con lui a Frosinone c’era anche il direttore sportivo, adesso non so ad Avellino come sarà. Posso solo dire che è una persona a modo, di spessore, di cultura. Nei momenti difficili è stato sempre dalla parte dell’allenatore». L’ex tecnico del Frosinone ha poi sottolineato l’importanza della figura del Direttore generale in una società.«Il direttore generale è una figura importante. Quando un allenatore vince le partite non ha bisogno di nulla, quando però diventa un uomo solo è lì che diventa determinante. Deve esserci armonia per superare i momenti di difficoltà. La squadra più forte è quella che unita supera questi momenti».
Ed infine, un passaggio obbligato sulla stagione fallimentare dei lupi appena conclusasi. «Da fuori è davvero complicato dare giudizi. Le dinamiche interne sono fondamentali. Lavorare ad Avellino è difficile perché è una piazza ambiziosa, dove la gente vuole sempre il massimo. Certamente la partenza stagionale non è stata delle migliore. C’è poi stato un momento in cui si poteva puntare addirittura i play-off. Non posso sapere cosa succede ma posso certamente dire che l’Avellino ha una proprietà ambiziosa. Sarebbe bene remare sempre tutti dalla stessa parte per cercare di lasciare questa categoria».
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