Aggressione ai tifosi del Napoli, il racconto di una delle vittime: “Mio figlio era terrorizzato”

Avellino - scudetto Napoli

La festa dello scudetto del Napoli si trasforma in violenza. È accaduto, il 4 maggio scorso, a viale Italia, dove ignoti hanno aggredito le auto di alcuni tifosi del Napoli che stavano festeggiando la vittoria del terzo scudetto. Macchine danneggiate e tanta paura il resoconto di alcuni video che ormai sono diventati virali in rete.

Scene di una violenza, che hanno richiesto anche l’intervento dei Carabinieri di Avellino. Adesso si ricorrerà alle immagini di videosorveglianza per riconoscere gli autori delle aggressioni alle auto dei tifosi partenopei in festa.sugli episodi indaga la questura su delega della procura che ha aperto un’inchiesta.

Una delle persone avvicinate dagli ultras in viale Italia, ha voluto raccontarci l’accaduto: “Io sono nato a Napoli e, per motivi di lavoro, abito ad Avellino con la mia famiglia da tanti anni. Per questo motivo ho conosciuto tante persone perbene e disponibili e vivo ormai a mio agio nel capoluogo irpino. La sera del 4 maggio, al fischio finale della partita del Napoli, con mio figlio ci siamo preparati per andare un po’ in giro per le vie della città a festeggiare la vittoria dello scudetto del Napoli. Per strada si vedevano auto e scooter con bandiere, sciarpe e tanta voglia di gioire della vittoria; almeno, fino a quando mi sono trovato fermo nel traffico (pensavo) dopo la chiesa di S. Ciro in viale Italia.

Il racconto di quanto accaduto la sera del 4 maggio prosegue: “Nei giorni seguenti ho letto articoli e post relativi al senso di appartenenza e altro; per me il senso di appartenenza si dimostra tifando e sostenendo sempre la mia squadra del cuore, non certo impedendo a tifosi di altre squadre di festeggiare e gioire delle loro vittorie. Guardando i TG nazionali e regionali ho visto con piacere che si è festeggiato liberamente a Milano, Torino, Roma, e potrei continuare ancora, ma anche nella vicina Monteforte, Grottaminarda, Baiano ecc. Di una cosa sono certo, Avellino e gli avellinesi non sono questo. Non penso che una decina di balordi rappresentino Avellino e la tifoseria della vostra gloriosa squadra, per cui spero che presto si volti pagina e questo rimanga solo un brutto ricordo. Infine, una curiosità: ma le offese gratuite espresse nei confronti degli avellinesi simpatizzanti per il Napoli valgono solo per loro o anche per quelli simpatizzanti per la Juventus (tanti) Milan, Inter ecc.? Io non credo proprio”, conclude.

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