Palazzolo, il presidente Scrofani si dimette

Palazzolo, il presidente Scrofani si dimette

“Signori, il mio viaggio, la mia missione, la mia passione, tutto, finisce qui!” E’ il laconico congedo del Presidente Rosario Scrofani oggi alla stampa. E non per la sconfitta subita oggi per opera del Lamezia. Affatto. Erano giorni che il presidente Scrofani, mediatava una delle decisioni più sofferte della sua vita. E lo ha fatto in una sorte di “uno contro tutti”. Da solo, in silenzio. Col solo conforto della moglie Pina. Alla fine solo una esclamazione: “Basta!” La stagione lo scorso anno si era conclusa, nonostante i play out, tutto sommato bene con l’avvicinamento dei due nuovi soci Gaetano Cutrufo e Pippo Florio. Un’alleanza che è proseguita, tra alti e bassi della squadra, sino a qualche settimana addietro. Poi, la decisione irrevocabile di Cutrufo (copresidente) di lasciare. Quanto meno, di non apparire più in forma ufficiale. Cutrufo, è giusto dirlo, si è fatto vedere sino a oggi in campo per sostenere il Palazzolo e l’amico Scrofani. Rimane Florio al fianco del presidente, nella qualità di vice e amministratore delegato. Anche lui in campo oggi come in trasferta nelle ultime giornate in esterna.
Questo il saluto di Rosario Scrofani che racconta in sintesi la sua storia calcistica. “Non ho nulla da rimproverarmi. Ho sempre condotto i miei progetti al vertice mettendoci sempre anima e cuore. In questo momento, se dovessero tagliarmi le vene, non sgorgherebbe nemmeno sangue. Raggelante la mia decisione. Lo credo bene. Soffro, in silenzio. Mi spiace lasciare, ma devo. E lo faccio nella forma migliore: ho fatto divertire tutti i palazzolesi appassionati di vero calcio. A questa città ho regalato un grande sogno: la serie D. A questa città ho regalato anche una straordinaria struttura sportiva che tutti ci invidiano. Da Roma in giù. L’ho creato io questo stadio, non il Comune. Ma un piccolo privato, Rosario Scrofani. E’ tutto scritto, amici miei. Anche quando non ci sarò più, tra cento anni, lascerò un ricordo bellissimo ai palazzolesi. Ne sono certo. E il fatto che tutti ricorderanno sarà la soddisfazione più grande che mi resterà”.
Per la prima volta, il nostro Presidente Scrofani non sorride. E non perché il suo Palazzolo oggi ha ricevuto una sonora batosta da una delle squadre ammazza campionato. Ma sol perché “ogni cosa ha un tempo”. “Non sorrido perche abbiamo perso, ma perché a malincuore sto dando questa notizia ufficiale. Le mie dimissioni ormai imminenti da presidente. Onorerò il campionato sino alla fine, sino ai play out. Ma poi dirò basta. Come già detto, in altre occasioni, un uomo se forte e coraggioso deve essere bravo a dire anche che è finita Altrimenti si è fessi. Lo dico a malincuore, credetemi, prometto di portare a termine il mio progetto. Cosi come ho fatto sempre: dal settore giovanile alla costruzione dello stadio, che resterà alla mia città, a Palazzolo”.
Scrofani lascia per rabbia? “Affatto. Lascio perché è semplicemente la fine di un ciclo. Lasciamo stare anche il discorso economico. Dopo sei anni Nerone aveva creato un Impero. Bruciò lui stesso Roma. Come dire, che ogni realtà ha la sua storia, un inizio e una fine”.

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