U.S. Avellino 1912: svelare le potenzialità del mercato del calcio ad Avellino

La storia della squadra di calcio di  Avellino parte da un lontano dicembre del 1912 e, fino ad oggi, non ha mai smesso di far vibrare il cuore di tantissimi tifosi. Scopriamo quali sono le potenzialità del mercato di calcio dell’U.S. Avellino e osserviamo da vicino le novità in entrata e quelle in partenza.

La storia di un club di provincia

Gianni Brera, su “La domenica sportiva” del 1980, parlava della squadra di Avellino come della realtà più bella del calcio di provincia della storia italiana. Una squadra che, a suo dire, giocava come il Brasile e che profumava di cibo genuino e campi in fiore.

Una descrizione bellissima e a tratti nostalgica di questa squadra dell’entroterra campano che, ancora oggi, infiamma i cuori di tantissimi tifosi. Fin dalle sue origini, il club si è mosso all’interno di competizioni anche di livello regionale, riuscendo a scalare classifiche fino al 1945, quando la FIGC cambiò il format della serie C e ci inserì anche i campani.

Solo pochi anni dopo la società aveva già ottenuto la prima promozione in serie B. Una giornata indimenticabile quel 29 giugno 1949 in cui, all’arena di Milano, l’Avellino batteva 1-0 il Catania, negli ultimi minuti di gioco per essere poi condannata alla retrocessione, accusata di illecito sportivo. Un episodio che i tifosi e l’intera città non potranno mai dimenticare perché ha segnato, forse, l’inizio di una storia più gloriosa che ancora oggi si racconta, di padre in figlio.

Una caduta che non ha fermato la voglia di vittoria e di riscatto della squadra che nel 1950 venne ripescata in Serie C. Ventidue anni dopo torna in Serie B e dopo 5 anni conquista la massima serie, dove resterà per 10 anni. Nella storia più recente il club può vantare diverse partecipazioni in serie B e, dal 2020, quella in serie C.

Il puzzle-mercato dell’Avellino

Il Club ha adottato, da sempre, una strategia abbastanza vincente, nel lungo periodo. L’approccio strategico dell’U.S. Avellino è basato su una particolare attenzione all’allenamento ed alla formazione fisica dei giovani. Questo perché il club è sempre riuscito a coniugare l’esperienza di giocatori più anziani, con la prestanza di giovani promesse del calcio.

Questo equilibrio ha permesso, di fatto, alla squadra di competere a certi livelli e di regalare, ai propri tifosi, prestazioni di un ottimo calcio. Sono proprio i tifosi il valore aggiunto del club.

Grazie a questa connessione indissolubile con la comunità che è, forse, una peculiarità del calcio campano in generale, l’Avellino si presenta sul mercato come un club solido. Solidità che mostra anche nelle scelte di mercato.

Il legame con i tifosi è, indubbiamente una delle prerogative assolute a rendere la squadra coesa e stimolata a vincere. E’, una vera e propria forma di amore.

Questo legame indissolubile con la gente si riflette anche sull’economia locale, creando connessioni anche economiche tra il club ed il territorio.

Negli ultimi giorni, se guardiamo al mercato si stanno aggiungendo nuovi tasselli al puzzle biancoverde di Rastelli con giovanissime promesse e qualche giocatore d’esperienza a rimpolpare la rosa e regalare nuove elettrizzanti promesse al pubblico.

Le opzioni in entrata sono parecchie e con un mercato così forte, ci si aspetta che la squadra abbia davvero grandi pretese per il prossimo campionato. Certo, per chi entra c’è almeno uno che esce ed infatti, a movimentare il mercato della squadra irpina, una cessione importante, quella di Fabiano Parisi. Il serinese, esterno difensivo, è stato trasferito alla Fiorentina per 10 milioni di euro più uno di bonus.

A mister Rastelli toccherà adesso mettere insieme nuovi e vecchi pezzi di puzzle per riuscire ad amalgamare il gioco ed a creare strategie vincenti.

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Conclusioni

La storia del Club di calcio di Avellino, è una storia abbastanza importante. Una squadra dell’entroterra campano che è riuscita a costruirsi una identità calcistica, e non solo, nonostante le varie difficoltà che ha dovuto affrontare nel tempo.

Un successo che è frutto di un mix di strategia ed amore. La strategia appartiene alla capacità amministrativa e di gestione ma, l’amore, quello muove tutto.

I tifosi del club irpino sono il cuore pulsante della squadra, fedeli compagni, nel bene e nel male.

Si aggiunge a questo quadro ben definito, una capacità di gestire il mercato in maniera consapevole, rispondendo alle esigenze del club con acquisti e cessioni importanti.

Sicuramente una delle strategie vincenti è stata quella di affiancare ai giovanissimi, giocatori di esperienza capaci di abbracciare le sfide più importanti e traghettare la squadra anche nelle sconfitte.

Con questo umore, il club non è considerato solo una semplice squadra di calcio ma un vero e proprio simbolo della città campana con cui condividere le gioie dei successi e anche gli insuccessi.

Cosa succederà nella prossima stagione possiamo solo pronosticarlo ma una cosa è certa: con questa sinergia tra amministrazione, squadra e tifosi, con un mercato che sembra dare parecchie speranze, portare a casa risultati favorevoli non sarà difficile.

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