Polemiche e complotti, l’ACR Messina denuncia

Polemiche e complotti, l’ACR Messina denuncia

Si è svolta ieri al termine della gara persa contro il Trapani, la tanto attesa conferenza stampa dei vertici dirigenziali dell’ACR Messina. Presenti il presidente Alfredo Di Lullo, il consulente finanziatore Arturo Di Mascio, la consulente amministrativa Marcella Chierichella, il direttore sportivo Daniele Muscariello ed il nuovo legale della società, Roberto Bonavita che per primo ha preso la parola: “La società si ritiene parte lesa perché sono accaduti eventi gravissimi che hanno condizionato l’andamento del nostro campionato. Coinvolti alcuni personaggi che hanno fatto parte dell’organigramma dirigenziale e hanno sfruttato la complicità di qualche giocatore. Ciò ha condizionato la stagione e pregiudicato il valore economico della squadra e della società. Considerata la gravità dei fatti, vi informiamo che l’ACR si è tutelata in tutte le sedi competenti, presso gli organi federali ma anche nelle tradizionali sedi giudiziarie civili e penali. Domani mattina presenteremo una denuncia articolata e circostanziata. Porteremo in dote documenti che riteniamo determinanti. Attenderemo serenamente l’operato della magistratura, che dovrà pronunciarsi su queste ipotesi di reato. C’è un disegno secondo il quale non si può fare calcio a Messina, anche se per ovvi motivi di opportunità non possiamo entrare nei dettagli. Abbiamo depositato una denuncia per furto. Domani sarà presentata una querela. Nei prossimi giorni vi forniremo ulteriori dettagli”.
Poi è il turno di Di Lullo: “Comprendere lo stato d’animo dei tifosi. Accetto le critiche, al posto dei tifosi sarei andato anche oltre. I documenti che abbiamo scoperto parlano chiaro: la Procura Federale e la Procura della Repubblica si esprimeranno a riguardo. C’è un autentico complotto ai danni dell’ACR Messina, ma siamo pronti a portare avanti la nostra battaglia nonostante questi tentativi di boicottaggio ed aggiotaggio”, dice il presidente che aggiunge: “Continuerò a fare calcio in questa città, nonostante i soldi persi in questa stagione. Investendo la metà avremmo potuto lottare comunque per il vertice. Il nostro programma in vista del prossimo torneo è già iniziato. Abbiamo fatto un’esperienza terribile ma la sfrutteremo facendo tesoro degli errori. Ovviamente la priorità è la conquista della salvezza, poi ci concentreremo sul futuro”.
Le ultime considerazione sono affidate ad Arturo Di Mascio: “Abbiamo allestito una grande squadra, ma non siamo riusciti a sfondare. Puntavamo al vertice ed invece adesso dobbiamo guardarci le spalle. Sono molto deluso perché alcuni dei calciatori attualmente in organico hanno già siglato contratti preliminari con altre società per la prossima stagione. Ci sentiamo traditi da alcuni atleti ma dal momento che dobbiamo salvare il titolo di serie D non possiamo certo schierare la formazione Juniores. Non abbiamo mai pensato di vendere e non c’è mai stata una vera offerta. Soltanto dichiarazioni d’intenti verbali, che contano poco. Posso assicurarvi che d’ora in poi saremo molto più presenti sul territorio. Abbiamo avviato vari contatti e ci affideremo a dirigenti di grande spessore per non toppare di nuovo”.

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