“L’Alto Calore cessi di essere centro di clientele elettorali”

“L’Alto Calore cessi di essere centro di clientele elettorali”

“L’attenzione spasmodica sulle vicende dell’Alto Calore sono la prova degli intrighi che si celano dietro la gestione di un ente, che in teoria, dovrebbe occuparsi unicamente di portare l’acqua nelle case dei cittadini, al prezzo più equo”. Lo afferma Francesco D’Ercole, dirigente Pdl.
“Si è giunti – aggiunge D’Ercole – persino ad alimentare un ingiustificato quanto strumentale timore che la bocciatura del bilancio possa compromettere i posti di lavoro dei dipendenti, cosa, ovviamente, completamente destituita di fondamento. Al contrario le riserve sul bilancio appaiono legate alla necessità di assicurare il futuro e la trasparenza alla gestione dell’ente che, nel corso degli ultimi anni, ha visto il proprio cammino intralciato da una serie di scelte sbagliate e clientelari, di cui oggi pagano le conseguenze i cittadini. Sono passati anni dalla famigerata scissione del consorzio in due società ed ancora non è chiaro quale sia il ruolo e soprattutto quali siano le risorse su cui deve contare la società denominata “Alto Calore Patrimonio”.
Il presidente Maselli, titolare dell’Alto Calore Servizi, rivendica un avanzo di bilancio sulla base di un presunto quasi impossibile recupero di canoni erroneamente pagati alla consorella Alto Calore Patrimonio. Ma lo stesso Maselli non rispetta le disposizioni del Ministro Brunetta sull’obbligo di pubblicità degli incarichi professionali. Perché? Crede proprio che i cittadini siano tanti disinteressati dal conoscere in quali tasche finiscono parte dei soldi con cui pagano le bollette più care della Campania? La bocciatura del bilancio – conclude l’ex capo dell’opposizione in Consiglio Regionale – consentirebbe finalmente di avviare il processo di chiarimento all’interno di un ente che deve cessare di essere il centro di clientele elettorali e diventare ente di servizio ai cittadini”.

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