Ugl Costruzioni, Santoli: basta alcool a pausa pranzo

Ugl Costruzioni, Santoli: basta alcool a pausa pranzo

L’UGL Costruzioni e il CPT – Cenai di Avellino aderiscono alla campagna di sensibilizzazione per ridurre gli incidenti nei luoghi di lavoro causati dal consumo di alcool promossa dall’AIFOS (Associazione Formatori Sicurezza).
Un consumo quello dell’alcool che provoca un aumento considerevole dei rischi lavorativi: bastano due bicchieri di vino, ad esempio, per raddoppiare i propri rischi di lavoro. Se poi i bicchieri diventano tre o quattro il rischio aumenta fino a sei volte.
“Migliaia di infortuni sul lavoro sono causati da una abitudine che si può modificare – afferma il segretaro regionale dell’UGL Costruzioni Gerardo Santoli che è anche socio Aifos – Dobbiamo essere tutti consapevoli – dai datori di lavoro, ai lavoratori, ai legislatori – che l’assunzione di bevande alcoliche può rappresentare un rischio per la propria salute, per quella dei familiari e anche dei colleghi di lavoro. Anche un singolo ed occasionale episodio di consumo può esporre a forti rischi di incidenti o infortuni. Se gli obiettivi che ci poniamo sono quelli di ridurre gli incidenti di lavoro in Italia, di aumentare la cultura della sicurezza, di proteggere l’incolumità del lavoratore e della collettività – continua Santoli – è necessario eliminare le bevande alcoliche dalla fabbrica e dai cantieri sia durante l’orario di lavoro che durante i pasti. La deroga al divieto di erogare alcol durante le mense non ha senso: il lavoro successivo alla pausa mensa sarà necessariamente influenzato dalla precedente assunzione di alcool.
La campagna BASTA ALCOL A PAUSA PRANZO” è presente anche su Facebook.
Il Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (allegato IV del Decreto legislativo 81/2008, punto 1.11.3.2) sembra recepire questo rischio vietando di somministrare bevande alcoliche nei luoghi di lavoro, ma poi permette una deroga (indicata nel punto 1.11.3.3 dello stesso allegato): è possibile assumere “modiche” quantità di vino e birra nei locali di refettorio durante l’orario dei pasti. Come se i problemi dovuti all’uso di alcolici dipendessero dall’assunzione di alcol solo durante l’attività lavorativa e non anche prima di iniziarla!
La legge 125/2001 – Legge quadro in materia di alcol e di problemi alcol correlati – indica poi un divieto assoluto di assumere e somministrare bevande alcoliche e superalcoliche per i lavoratori che hanno un elevato rischio. Sono 33 le attività lavorative considerate dall’Accordo Stato-Regioni del 2006 (guida di mezzi di trasporto, edilizia, lavori in quota, industria chimica, lavorazioni del legno,….), ma siamo sicuri – conclude Santoli – che questo divieto non debba valere per tutti i lavoratori?”

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