Centro autismo, l’opposizione unita a Festa: la gestione resti all’Asl

Centro per l'Autismo

I consiglieri di opposizione del Comune di Avellino chiedono che la gestione del Centro per l’Autismo di Valle resti in mano pubblica, segnatamente in quelle dell’Asl. A distanza di alcuni giorni dall’annuncio (leggi qui) con cui il sindaco, Gianluca Festa, ha comunicato di aver contattato una struttura terza per la gestione del centro di Valle, i consiglieri Nicola Giordano, Luca Cipriano, Marietta Giordano, Ettore Iacovacci, Franco Russo, Francesco Iandolo, Alessandra Iannuzzi, Ferdinando Picariello, Amalio Santoro e Costantino Preziosi, sottoscrivono e presentano una mozione da sottoporre al consiglio comunale per discutere dell’affidamento della struttura di contrada Serroni.

Il testo della mozione richiama l’intesa raggiunta tra sindaco e Asl, nel febbraio scorso, alla presenza del Prefetto, Paola Spena, e i passaggi consumati in aula, a giugno scorso, per il via libera all’acquisizione sanante dei terreni su cui è stato costruito, ormai sedici anni fa, il centro.  «Sono stati già siglati accordi tra Comune, Asl e Prefettura finalizzati a garantire una gestione efficiente per i servizi assistenziali da erogare a favore dei giovani affetti da autismo ed ai loro familiari che, ormai da troppi anni, attendono punti di riferimento sul territorio per il diritto inalienabile alla salute» scrivono i consiglieri.

E ancora: «le prestazioni sanitarie gratuite sono erogate dal Sistema sanitario nazionale, per il tramite delle Asl direttamente o tramite soggetti accreditati, ma l’ente locale non ha alcuna competenza ad erogare servizi di rilevanza terapeutica né direttamente né tramite soggetto privato che, comunque, dovrebbe necessariamente avviare un iter di accreditamento presso l’Asl. L’azienda sanitaria è l’unica che in tempi brevi potrebbe dare risposte certe e garantire la copertura finanziaria per i servizi che dovranno essere garantiti dal centro. Inoltre, in un accordo istituzionale la cessione in convenzione all’Asl del centro per l’autismo di proprietà comunale non necessiterebbe di alcuna procedura ad evidenza pubblica. Mentre la concessione della struttura ad un soggetto privato richiederebbe una procedura selettiva, trasparente ed imparziale, nel rispetto della finalità per cui è stata realizzata la struttura».

 

 

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