Lutto Perinetti, il dolore di papà Giorgio: «Emanuela soffriva di anoressia. Non riusciamo a capire perché si sia lasciata spegnere così»

Emanuela Perinetti, il dolore del papà Giorgio: «Non riusciamo a capire perché si sia lasciata spegnere così»

È un giorno triste per l’Avellino e Giorgio Perinetti. Nella giornata odierna il Dt dei lupi saluterà per l’ultima volta sua figlia, Emanuela, scomparsa nella serata di mercoledì a soli 33 anni. Il dirigente dei lupi ha parlato ai colleghi de La Gazzetta dello Sport. «Non riusciamo a capire perché si sia lasciata spegnere così. Non riusciamo a capire, i medici hanno fatto il possibile. Da tempo stava lottando contro l’anoressia. Lei si preoccupava per me e mi diceva che tutto andava bene».

Perinetti ha poi aggiunto: «Da bambina mi aspettava dopo le partite, con gli occhi imploranti. Io dicevo: “torni a casa con la mamma oppure vieni col papà in pullman fino a Trigoria?” Risposta scontata, veniva con noi e stava sulle ginocchia di Aldair e gli altri a giocare». Una passione, quella per il calcio, diventata lavoro, con il pensiero alla mamma scomparsa cinque anni fa per un tumore al seno: «L’altro giorno, quando mi ha detto che aveva “parlato” con lei, ho capito che non c’era più nulla da fare. E da allora mi chiedo come sia possibile spegnersi così, senza nessun problema economico, professionale o sentimentale».


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