Sul nuovo infopoint di Piazza Libertà ad Avellino infiamma la polemica politica. La struttura, montata alla vigilia dell’Eurochocolate ed occupata per l’occasione dall’emittente radiofonica nazionale Rds, affidataria della promozione della fiera del cioccolato, è stata realizzata dal Cirpu, che la occuperà per le sue attività, su proposta dell’amministrazione che ha curato anche la fase progettuale in base alla quale poi il Consorzio irpino per la promozione della ricerca e degli studi universitari ha proceduto all’affidamento per la realizzazione. Ma, è questa la denuncia che arriva dai consiglieri di opposizione, sulla legittimità delle procedure che hanno portato al montaggio della struttura ci sarebbe più di un dubbio. A sollevarli, per la verità, è stata anche la Soprintendenza che, nel prendere in esame la richiesta di autorizzazione all’installazione dell’infopoint, ha concluso in maniera netta definendola illegittima (leggi qui).
Il capogruppo Pd in consiglio comunale, Ettore Iacovacci, ne chiede la rimozione: «Il sindaco dovrebbe chiarire quale procedura è stata seguita per l’installazione temporanea, per la durata di un anno, dell’infopoint in Piazza Libertà per il valore complessivo di 50mila euro. È stato proprio il sindaco ad avanzare al Cirpu la proposta progettuale di realizzazione del dehor, un unico allegato di un paio di pagine in word privo di firma. Proposta immediatamente accolta dal Cirpu che non ha esitato ad avviare la trattativa diretta per dare in appalto l’esecuzione dei lavori e per un importo di 40.855,59 euro oltre iva».
Iacovacci fa riferimento alla delibera di giunta, pubblicata all’albo pretorio solo nei giorni scorsi, con cui a gennaio l’amministrazione ha deciso di patrocinare l’iniziativa nata, appunto, da una proposta del sindaco accolta dal Consorzio: «Vorrei capire da Festa se tutto questo è normale o se siamo dinanzi ad una procedura quantomeno fantasiosa. Mi chiedo, cioè, se un sindaco può inviare ad un Consorzio di cui il suo Comune è socio una proposta progettuale allegando una scheda tecnica senza alcuna firma, e se è normale che quel Consorzio affidi, in queste condizioni, l’appalto per la realizzazione di un progetto da 50mila euro. Cifra a carico del Cirpu, ma che è di poco inferiore al contributo annuale che lo stesso riceve dal Comune socio, pari a circa 40mila euro. Quindi parliamo, in ogni caso, di soldi pubblici dei cittadini avellinesi ai quali, forse, andrebbe chiesto se ritengono giusto un investimento simile per un infopoint della durata di soli dodici mesi».