Giugliano-Avellino, Perinetti: «L’arbitraggio, la partita e la rabbia»

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Credit: Sandro Montefusco

PERINETTI DOPO GIUGLIANO-AVELLINO – Sconfitta pesante per l’Avellino del Dt Giorgio Perinetti sul campo del Giugliano. Queste le parole del direttore dell’area tecnica nel post-gara.

Giugliano-Avellino, le parole di Giorgio Perinetti

LA PARTITA E I TORTI ARIBTRALI – «Sono qui per due ragioni: quando le cose vanno male ci metto sempre la faccia, poi c’è l’aspetto arbitrale. I calciatori sono avviliti e amareggiati. Ho promesso al presidente Marani che non avrei più parlato dell’arbitro perché avevo perso le speranze. Ci sono persone preposte a commentare e valutare gli arbitri. Abbiamo protestato in passato e non è cambiato nulla. Poi dispiace vedere il guardalinee, che dovrebbe rivedere il suo operato, a fine gara sorridere in faccia a chi perde. Quando un giudice deride chi perde, questa non è correttezza».

L’IMPEGNO DEL GRUPPO – «Se si misura l’impegno con il risultato abbiamo perso. Se si misura con la prestazione, non abbiamo perso. Non stiamo riuscendo a vincere. Analizzeremo le cose. Non credo questa sera, oltre il gol del pareggio, possiamo dire qualcosa ai ragazzi».

LA RABBIA E IL PICERNO – «La squadra ha dimostrato la rabbia. In dieci è andata a ribaltarla. Credo si parla troppo di una squadra forte che deve vincere sempre. M’immagino di rivedere quella rabbia anche contro il Picerno. Il girone C è difficile, ogni partita ha le proprie insidie. Oggi abbiamo fatto molto meglio rispetto alle ultime partite».

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