Il tennis azzurro sta vivendo un momento storico unico. Mai prima d’ora si era verificato che nel gotha del tennis mondiale ci fosse una così grande rappresentanza di giovani italiani che spopolano nelle prime cento posizioni del Ranking. Il capofila è Sinner, indiscutibilmente, ma dietro di lui si stanno facendo largo a suon di buone prestazioni altri elementi come Musetti, Sonego, Nardi, fino al redivivo Berrettini, tornato a pieni giri dopo l’infortunio alla caviglia.
Parliamo di tutti giovani ma già nell’area senior e quindi, è davvero gratificante notare che anche nella categoria under ci siano già elementi in grado di emergere. Tra questi spicca senza alcun dubbio Federico Cinà, che a soli 16 anni è già ai vertici del circuito internazionale junior, riuscendo addirittura a raccogliere il suo primo punto Atp, tanto che ora trova riscontro nelle scommesse sul tennis in cui si comincia a tenere, giustamente, in considerazione. Il 2023 è stato davvero magico per il giovanissimo palermitano, un anno nel corso del quale è finito sotto i riflettori grazie ad una serie di exploit notevoli, soprattutto se si considera la sua giovane età.
Il ragazzo si era già ovviamente distinto anche nel circuito Under 14, beneficiando del fatto che suo padre, Francesco Cinà, è un coach esperto, già tecnico storico di Roberta Vinci. Tuttavia, ciò che lo ha portato in alto è stata soprattutto la sua semifinale agli US Open, che lo ha catapultato direttamente all’11º posto nel ranking ITF di categoria, aprendo la strada alla sua partecipazione alle World Tennis Tour Junior Finals di Chengdu, dove ha conquistato un brillante sesto posto.
Lo sport è nel sangue di Federico, grazie anche all’esperienza pregressa di suo padre Francesco, che lo portava a bordo campo nei tornei Wta, e presto lo vedremo sicuramente tra i protagonisti nel mondo del tennis professionistico. È un giocatore un po’ atipico rispetto al tennis attuale, poiché Federico è portato al gioco a rete e colpire al volo. Potremmo finalmente avere un nuovo McEnroe?