Processo “Aste ok”, Livia Forte lascia il carcere di Latina. I suoi difensori di fiducia, i penalisti Roberto Saccomanno e Alfonso Furgiuele, hanno ottenuto dai giudici dell’Ottava Sezione Collegio A del Tribunale del Riesame la sostituzione della misura cautelare per la principale imputata dell’inchiesta condotta dalla procura antimafia di Napoli.
I magistrati del Tribunale della Libertà, che si sono riservati sulle motivazioni, hanno disposto anche l’immediata scarcerazione della Forte, che a distanza di tre anni e quattro mesi dal blitz denominato Aste Ok lascia la casa circondariale laziale. Una decisione che arriva alla vigilia dell’udienza di domani, nell’aula collegiale del tribunale di Avellino, in cui è prevista la requisitoria del pm antimafia Henry John Woodcock, davanti al collegio presieduto dal giudice Roberto Melone.
La Forte fu raggiunta dalla misura cautelare il 9 novembre del 2020, quando in un’operazione congiunta dell’Arma dei Carabinieri e della guardia di finanza portò agli arresti di 14 persone, tra cui i vertici del clan Partenio Pasquale e Nicola Galdieri. inoltre furono sequestrate cinque società e beni per 4 milioni di euro. La donna rilascio’ a dicembre 2020 dichiarazioni importanti che , verificate dai Nucleo operativo dei carabinieri, portarono all’iscrizione nel registro degli indagati anche del sindaco di Monteforte Costantino Giordano insieme ad altre tre persone di estorsione aggravata dal metodo mafioso e turbativa d’asta. Per il primo cittadino il processo che è alle prime battute è coincide coincide con lo scioglimento del comune da parte del Consiglio dei ministri.