Clan Graziano, nuova udienza oggi del processo che vede imputati Fiore e Salvatore Graziano, Antonio Mazzocchi e Domenico Ludovico Rega accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo camorristico.
Anche Domenico Ludovico Rega, assistito dall’avvocato Bibiana Iannaccone, ha dichiarato la sua innocenza durante l’udienza di oggi, negando ogni coinvolgimento nell’associazione. Antonio Mazzocchi, invece, ha scelto di non rilasciare dichiarazioni né rispondere alle domande.
Oggi in aula è stato ascoltato Fiore Graziano figlio del defunto boss Arturo, accusato di essere il promotore del “nuovo clan Graziano” insieme ad Antonio Mazzocchi, ex poliziotto e cognato del boss Antonio Graziano.”Ci tengo a precisare che io, mio fratello e mio padre non siamo coinvolti in questa associazione. Da quando è stato scarcerato, mio fratello si è dedicato esclusivamente all’agricoltura e ci troviamo continuamente ad affrontare gli stessi processi per queste accuse. Non abbiamo mai fatto parte di nessuna organizzazione criminale.” Anche Domenico Ludovico Rega, assistito stamattina dall’avvocato Bibiana Iannaccone, ha dichiarato in aula la sua innocenza negando ogni coinvolgimento nell’associazione. Antonio Mazzocchi, invece, ha scelto di non rilasciare dichiarazioni né rispondere alle domande.
il processo riguarda il “nuovo clan Graziano”, gruppo criminale che, secondo le indagini della DDA di Napoli e dei Carabinieri del nucleo investigativo di Avellino, si sarebbe riorganizzato dopo le scarcerazioni di Fiore e Salvatore Graziano alla fine del 2017. I due, figli del defunto boss Arturo, avrebbero stretto un patto con Antonio Mazzocchi per gestire il racket e influenzare le attività politiche ed economiche nel Vallo di Lauro. Le indagini dei pm Simona Rossi e Luigi Landolfi hanno identificato i tre come promotori e organizzatori del gruppo, disarticolato da un blitz nell’agosto 2019 per prevenire una ripresa della faida con il clan Cava.