Inchiesta Alto calore, il gip revoca la misura interdittiva per l’ex presidente Ciarcia

Tribunale Avellino

Inchiesta sui corsi di formazione all’Alo Calore, revocata la misura interdittiva per l’ex presidente dell’ente di corso europa Michelangelo Ciarcia.

Il provvedimento, firmato dal gip del tribunale di Avellino Giulio Argenio, che su parere favorevole del Pm e accogliendo l’istanza del suo difensore Nello Pizza, ha disposto la revoca della misura cautelare imposta all’ex amministratore dell’Alto Calore.

Il gip del tribunale di Avellino, Francesca Spella, firmò nei confronti di Ciarcia, assististo dal penalista Nello Pizza e la misura interdittiva dai pubblici uffici, per 12 mesi, con le accuse di indebita compensazione, peculato, fatturazione inesistente e false comunicazioni sociali. Misura che ad avviso del Gip si è resa necessaria per il ruolo svolto dall’ex amministratore unico all’interno dell’ente.

Intanto, la sentenza sulle tredici richieste di rinvio a giudizio firmate dai pm Vincenzo Russo e Luigi Iglio nei confronti di Ciarcia e altri indagati nell’ambito dell’inchiesta sull’Alto Calore per la formazione 4.0 è slittata al 18 ottobre. Il Gup del Tribunale di Avellino Giulio Argenio dopo l’udienza celebrata venerdì scorso, 5 luglio, ha  infatti rinviato, in autunno, la decisione sull’eventuale rinvio a giudizio per 11 indagati e sulle due richieste di abbreviato presentate nel corso dell’udienza.

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