Omicidio Bembo, chiesti 54 anni di reclusione per i tre imputati

Tribunali

Venticinque anni per Iannuzzi Niko, Sciarrillo Luca Maria ventuno anni e nove mesi, Sciarrillo Daniele, otto anni di reclusione.Al termine della sua lunga requisitoria davanti alla Corte di Assise di Avellino presieduta dal giudice Gian Piero Scarlato, il pm Vincenzo Toscano ha chiesto queste condanne nei confronti dei tre presunti autori dell’omicidio di Roberto Bembo, avvenuta il giorno di Capodanno del 2023 a Mercogliano.

“Una dinamica velocissima, che rende complessa diciamo la verità, anche la ricostruzione”. E’ quello che ha più volte ripetuto il pm Toscano nella sua lunga ricostruzione sulla base delle dichiarazioni rese nell’istruttoria dibattimentale dei testimoni diretti, uno in particolare  e il confronto con le immagini del video raccolto dagli agenti della Squadra Mobile di Avellino.

Il magistrato che ha coordinato le indagini nel ricostruire dichiarazione per dichiarazione quello che e’ emerso nel corso dell’istruttoria ha messo in evidenza la unitarietà e la credibilita’ delle dichiarazioni dei testimoni, dei ragazzi che erano presenti : “Un tema che la difesa presenta per comprendere un comLa richiesta di condanna del pm Vincenzo Toscano è arrivata dopo oltre tre ore di requisitoria.

“Roberto ha lottato come un leone ma sempre disarmato, si tratta di vicende nate e sepolte in settanta secondi. Secondo la relazione dei consulenti – ha spiegato Toscano nel corso della sua requisitoria  – Bembo è stato attinto da almeno sei colpi con arma bianca a cui collo, torace anteriormente e torace posteriore e avambraccio. I colpi testimoniano una scena dinamica compatibile con la scena dei video ripreso alle 7.05. I consulenti sottolineano come la ferita alla carotide sia quella più grave, oltre a quella all’emitorace. Specificano un particolare, i due colpi erano caratterizzati da concreta volontà lesiva, anche per la profondità della ferita”. Per il magistrato e’ da escludersi anche il dato della possibile “legittima difesa”, anche una reazione spropositata. Come poteva offendere un ragazzo disarmato? ha sollecitato il magistrato.”Bisogna restituire Giustizia a Roberto, ma non ci sono Giustizie che vuole ognuno, la Giustizia e’ una sola”.

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