Festa Polizia Penitenziaria, sindacato diserta cerimonia

Festa Polizia Penitenziaria, sindacato diserta cerimonia

Il S.A.P.Pe, primo sindacato della Polizia Penitenziaria, diserta la celebrazione del 193° Annuale della Polizia Penitenziaria aderendo allo stato di agitazione già proclamato dalla Segreteria Generale.- È sotto gli occhi di tutti lo sfascio del sistema penitenziario italiano – si legge in una nota del segretario nazionale Emilio Fattorello – mentre le aule parlamentari ed i titolari dei dicasteri dell Interno e della Giustizia stentano ad argomentare interventi legislativi celeri tali da rendere deflattivo il sistema penitenziario sempre più in crisi, senza snaturare né i principi e dettami giuridici della pena, tantomeno la sua esecuzione. I 205 penitenziari della Repubblica e tutti i servizi istituzionali connessi alla esecuzione penale, compresi quelli della nostra provincia, sono ormai al prossimo collasso per due precise ragioni fondamentali: da un lato l incessante e vertiginoso aumento della popolazione detenuta (circa 70.000 presenze) dall altro la cronica e sempre più evidente carenza dell organico della Polizia Penitenziaria (Circa 5000 unità), di cui le piante organiche sono ferme al 2001, quando specifici compiti Istituzionali non erano ancora stati decretati quali competenze del Corpo e quando la popolazione detenuta si aggirava intorno alle 50.000 presenze. Registriamo e denunciamo che a pagare lo scotto di questo dramma sono in primis le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria che con abnegazione e sacrificio fronteggiano l emergenza quotidiana mettendo a rischio anche la propria incolumità fisica, come attestano le continue e frequenti aggressioni subite nei turni di servizio svolti H.24.- In occasione della celebrazione del 193° Annuale riteniamo doveroso denunciare alle Autorità sedute in prima fila i nostri problemi: Carenza degli organici; Contratti di lavoro scaduti e non rinnovati; Straordinari resi e non retribuiti; Carenze di sicurezza, igienicità e salubrità sui posti di lavoro; Assenza di idonei e moderni supporti tecnico-logistici; Automezzi destinati ai servizi di traduzioni vecchi ed obsoleti con oltre 400.000 Km di percorrenza. Altro grave problema, ma non ultimo è l alto indice di suicidi posti in essere tra il personale appartenente al Corpo forse conseguenza di un silente ma inesorabile”.

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