Piani giovanili, la nota del Forum di Montoro

Piani giovanili, la nota del Forum di Montoro

Il Forum dei Giovani del Comune di Montoro Inferiore concorda pienamente con la missiva del coordinamento dei forum comunali della Provincia di Avellino per quanto riguarda i Piani Territoriali Giovanili della Regione Campania. Ecco il testo della nota:
“Riconosciamo la buona idea e volontà del progetto da parte della Regione, ma purtroppo, sul campo, questa scelta si è dimostrata quasi del tutto sbagliata e fallimentare. Quello che ci fa parlare è la tanta rabbia accumulata in due mesi di concertazione con il nostro distretto. Il Forum dei Giovani di Montoro Inferiore, grazie alla sua progettazione nel corso degli anni è arrivato ad essere riconosciuto proprio dalla Regione Campania nell’ultima scuola di cittadinanza attiva europea tenutasi a Napoli dal 28 al 31 Ottobre 2009 come buona prassi da seguire, premio bissato anche da parte delle politiche giovanili della Provincia di Avellino, inoltre all’unanimità tra gli addetti ai lavori del settore siamo riconosciuti tra i migliori, se non il migliore tra i circa 200 forum che vi sono attualmente in Regione Campania. Risultiamo allo stato attuale il Forum che ha portato avanti maggiori attività nel corso degli anni (56 in 5 anni), il forum che ha conseguito maggiori finanziamenti attraverso i bandi, insieme al Forum dei Giovani di Amalfi siamo gli unici due Forum dei Giovani ad aver avuto approvato un progetto di scambi culturali (azione D Regione Campania), come struttura e attrezzature del Forum non abbiamo nulla da invidiare a veri e propri centri sociali polifunzionali arrivando ad offrire quotidianamente (a titolo interamente gratuito) tantissimi servizi alla nostra e alle comunità circostanti; purtroppo questo nostro “curriculum vitae” non è bastato ad aver il giusto spazio, conquistato con spirito di sacrificio e tanto lavoro, per poter concorrere fattivamente a stendere un progetto di politiche giovanili per l’anno che verrà. La mancanza di regole chiare, poste la maggior parte alla discrezionalità del tavolo del distretto seguiti dalla mancanza di atti trasparenti, oltre che, la mancanza di coordinamento dei tempi burocratici e pratici, ci ha visto spettatori obbligati di una politica che non appartiene alle nostre logiche e metodi di lavoro (riconoscendo tuttavia il lavoro non facile che c’era da fare). Ovviamente deve allontanarsi da noi qualsiasi logica di campanilismo, anzi, troviamo che attraverso i PTG si possa cogliere l’occasione per aiutare i soggetti deboli o che si affacciano nuovi sulla scena delle politiche giovanili da parte di soggetti più forti e navigati nel tempo, ma purtroppo, quando il principio della solidarietà non viene associato a criteri meritocratici, non si fa altro che creare gruppi di potere che si basano solo ed esclusivamente sulla legge dei numeri formali e non sostanziali. Il fatto che si sono espressi sulla stessa linea il Forum dei Giovani e l’ Informagiovani di Altavilla Irpina (che appartiene ad un distretto diverso dal nostro) e il Coordinamento dei Forum della Provincia di Caserta (che appartiene ad un’altra area geografica) serve a capire che un po’ ovunque, i buoni propositi iniziali di chi ha redatto le linee guida dei PTG sono stati smentiti dai lavori succeduti poi praticamente sul campo. Un esempio che non siamo solo noi Forum a bocciare e ad avere perplessità sul metodo con cui sono stati portati avanti i lavori nel nostro distretto lo si ha dalla scelta del Comune di Montoro Superiore (a cui siamo solidali) che a malincuore ha deciso di non prendere parte al PTG poiché si è visto all’ultimo istante calare dall’alto un’imposizione da parte del centro del distretto; per quanto riguarda il Comune di Montoro Inferiore invece ha dimostrato per l’ ennesima volta una forte sensibilità verso le politiche giovanili e tanta disponibilità coofinanziando in giunta un progetto “a scatola chiusa”, presentatogli dal centro del distretto solo il 26 Maggio 2010 dove veniva anche espressa celerità nell’approvazione per il giorno seguente poiché tale progetto entro il 31 Maggio prossimo deve essere presentato agli uffici regionali a Napoli per scadenza del bando, senza possibilità di discussione e di concertazione sui contenuti, affidando il tutto al buon senso dei futuri tavoli di lavoro del distretto; oltre che, i nostri amministratori si augurano che in una fase più avanzata di concertazione tra la Regione e l’Ente capofila ci sia un coinvolgimento anche dei comuni più grandi appartenenti al distretto per discutere i dettagli del PTG. Per capire il perché si è arrivati a ciò basta pensare che il buon funzionamento del PTG all’interno del distretto si basa solo ed esclusivamente sulla coordinazione ed efficienza del centro capofila, quindi, abbiamo assistito a disomogeneità tra i vari distretti e, soggetti che hanno costruito i loro ottimi risultati in passato solo ed esclusivamente sui loro meriti, si sono visti assoggettati e fagocitati da tale meccanismo senza avere la possibilità di far valere le proprie risorse intellettive, innovative oltre che umane; da un momento all’altro c’è chi è diventato “figlio di un Dio minore” senza riuscire a capirne il perché. Altro problema di fondo delle politiche giovanili della Regione Campania, oltre alle scarse risorse impiegate rispetto ad altre regioni, è che i fondi per la rete degli informagiovani rispetto a quelli per i forum (azione A e B) è totalmente sproporzionato a favore dei primi, questo lo si poteva capire fino a qualche anno fa, ma ora che i forum dei giovani si sono sviluppati a macchia d’olio scavalcando in tutte le loro funzioni gli informagiovani (tranne il lavoro di back office che gli informagiovani fanno, ma solo perchè ai forum non viene dato accesso a tale lavoro che è meramente quello di un monitoraggio delle fasce giovanili). Ogni anno si parla del potenziamento di una rete che non sta allo stesso passo dei giovani perchè nella maggior parte dei casi non gode della forza, dell’innovazione e della spinta giovanile, oltre che si basa solo ed esclusivamente su logiche di ufficio e poco su logiche di volontariato e di proposizione; nella pratica i soldi destinati ai giovani non fanno altro che essere investiti per migliorare gli uffici pubblici dei comuni, visto che, con tutti i fondi che sono stati erogati nel corso degli anni, ci dovremmo ritrovare una Regione altamente tecnologica per i giovani, dovremmo avere un’ alta percentuale di soggetti spinti da un forte senso di cittadinanza attiva, ma i fatti dicono che così non è perchè tali fondi vengono ripartiti attuando antiche logiche di potere che non ci appartengono. E’ proprio grazie al forte senso di cittadinanza attiva, alla consapevolezza dei nostri diritti e dei nostri doveri, che abbiamo sviluppato grazie alle politiche giovanili della Regione Campania e all’esperienza maturata negli anni dei Forum che, nonostante questo brutto colpo (che avrebbe potuto essere fatale) continueremo ancora di più ad impegnarci per i nostri territori nonostante tali difficoltà”.

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