Pizzo al superenalotto: confermati gli arresti al figlio del boss

Pizzo al superenalotto: confermati gli arresti al figlio del boss

Il Tribunale del riesame di Napoli ha accolto in parte la richiesta dell’avvocato Dario Vannetiello, in merito all’estorsioni sulle vincite al Superenalotto effettuate da Marco Antonio Genovese, che all’epoca dei fatti era ancora minorenne. Infatti il giovane si è visto annullare due dei quattro capi di imputazione: tentativo di estorsione contro uno dei vincitori della lotteria e violenza privata con minacce, ma non è riuscito ad ottenere la scarcerazione. Anche perchè, nonostante il ridimensionamento delle accuse, rimangono in piedi quelle di estorsione contro uno dei vincitori della lotteria e un tentativo di estorsione verso un imprenditore. Marco Antonio Genovese fu arrestato insieme ad altri quattro giovani, tutti ritenuti componenti del Clan Cava-Genevese, nato dalla fusione del gruppo criminale avellinese con quello originario di Quindici: Raffaele Santaniello, Mario Matarazzo, Antonio Dello Russo e Francesco Scognamiglio. Queste cinque persone avevano individuato una serie di persone a cui chiedere il pizzo.

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