Imprese, il tasso di crescita torna positivo

Imprese, il tasso di crescita torna positivo

Primi segnali di ripresa nell’economia regionale. Il tasso di crescita delle imprese della Campania nei primi cinque mesi del 2010 rispetto allo stesso periodo del 2009 fa registrare un timido più 0,17% che in termini assoluti può dire poco, ma che a confronto con quanto registrato tra 2008 e 2009 (0%), fornisce un segno positivo al contesto socio-economico. I dati su nati-mortalità delle imprese italiane sono stati fotografati attraverso Movimprese, la rilevazione statistica condotta per Unioncamere da InfoCamere, la società consortile di informatica delle Camere di Commercio italiane. Sul piano nazionale si registra un tasso di crescita dello stock delle imprese pari al 0,28% (contro il –0,18% fatto registrare nello stesso intervallo di tempo del 2009). Nel complesso, l’area geografica che più delle altre ha contribuito al saldo del periodo è stata il Nord-Ovest, con 6.832 imprese in più. In termini relativi, è stato invece il Centro (+0,53%) a far segnare la crescita più dinamica. Puglia, Liguria, Friuli e Molise le regioni che, tra gennaio e maggio, hanno chiuso i conti dell’anagrafe produttiva con il segno rosso facendo registrare rispettivamente un saldo di 180, 164, 97 e 37 unità in meno. In valore assoluto, i bilanci migliori sono stati quelli della Lombardia (5.655 imprese in più), del Lazio (+4.268) e della Toscana (+1.471). Oltre “quota 1000” si attestano anche il Piemonte (+1.331). In termini relativi, la regione più dinamica è il Lazio (+0,72%), seguita da Lombardia (+0,59%) e Umbria (+0,48%). In generale, tutte le 20 regioni italiane hanno fatto registrare un tasso di crescita migliore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

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