Treviso, ingaggiato il play maker serbo Markovic

Treviso, ingaggiato il play maker serbo Markovic

La Benetton Basket ha messo sotto contratto biennale il play maker serbo Stefan Markovic, 197 centimetri, nelle ultime stagioni all’Hemofarm Vrsac e recentemente inserito nel primo quintetto e insignito del titolo di Miglior Difensore del campionato serbo, dove la sua squadra ha giocato la finale per il titolo contro il Partizan. Markovic, che giocherà con la sua Nazionale i prossimi Mondiali, ha 22 anni (è nato a Belgrado il 25 aprile 1988), oggi è a Treviso per le visite mediche e le pratiche burocratiche e dopo qualche giorno di vacanza si aggregherà alla Nazionale serba per la preparazione. Play maker moderno, molto aggressivo e atletico, è un giocatore dalle qualità fisiche notevoli, molto veloce e con un’apertura di braccia che gli permette di essere un difensore eccezionale sia sull’uomo che sulle linee di passaggio. Ottima visione di gioco, l’assist è una delle sue specialità insieme alla grande capacità di attaccare il ferro, mentre sta costruendo con l’allenamento un buon tiro da fuori.
Ha iniziato la carriera con l’Atlas Belgrado, dal 2004 si è trasferito all’Hemofarm. In questa stagione ha accumulato cifre di tutto rispetto sia in Lega Adriatica (9.4 punti in 28.5 minuti di utilizzo medio, 51.7% da due, 33% da tre, 69% tiri liberi, 4.1 rimbalzi e 4.7 assist), sia in Eurocup (8.3 punti in 30 minuti di media, 60% da due, 4.3 rimbalzi, 5.8 assist!), sia nella Lega Serba (12.3 punti di media, con il 63.5% da due, 24.4% da tre, 72% tiri liberi, 4.6 assist, 3.9 rimbalzi e 2.6 recuperi). E’ nel suo ruolo uno dei prospetti più interessanti d’Europa, come già dimostrato con la sua Nazionale lo scorso anno negli Europei dove la Serbia vinse l’argento.
Ecco le sue prime parole all’arrivo a Treviso, preso contatto con La Ghirada: “Sono contento di questa scelta, la Benetton è un club conosciuto in tutta Europa e qui i giovani crescono, l’organizzazione de La Ghirada è l’ideale per migliorare ed affermarsi. Non mi piace parlare molto di me, di solito lascio che lo facciano gli altri, ma se devo descrivermi come giocatore sono innamorato dell’assist, mi piace molto vedere il gioco e passare bene la palla, mi piace spingere in velocità ed essere aggressivo sia in difesa che in attacco. Sono orgoglioso di giocare in un campo importante come il Palaverde, non ci ho mai giocato, mentre invece a La Ghirada ho partecipato lo scorso anno all’Adidas Eurocamp e tra i giocatori dell’ultima Benetton conosco abbastanza Kus e Hukic contro i quali ho giocato spesso in Lega Adriatica.” Sei reduce da un’infuocata finale contro il Partizan con il tuo Hemofarm, che dopo gli incidenti di gara2 non ha nemmeno voluto disputare gara3 di finale, un commento? “No, preferisco non parlarne, meglio di no. Posso dire pero’ che mi dispiace tantissimo essere andato via da Vrsac senza vincere un trofeo. Dopo 4 anni insieme quest’anno ci aspettavamo di vincere qualcosa, invece non ci siamo riusciti, peccato.”

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