Vertenza IrisBus, raggiunta l’intesa

Vertenza IrisBus, raggiunta l’intesa

E’ stato raggiunto l’accordo tra vertici aziendali e Organizzazioni Sindacali in mertio alla vertenza IrisBus. Nel primo pomeriggio Fiom, Fim, Uilm, Ugl-Metalmeccanici e Fismic hanno sottoscritto con le Rsu ed i dirigenti l’accordo quadro che prevede il mantenimento del livello occupazionale presso lo stabilimento di Valle Ufita ovvero 700 posti di lavoro salvati e tutelati.
“Un passo importante è stato compiuto – commenta Giovanni Cicchella, segretario provinciale dell’Ugl-Metalmeccanici – perchè non solo siamo riusciti ad ottenere il livello occupazionale ma anche perchè dei 230 esuberi di cui l’azienda ci aveva annunciato, oggi siamo riusciti a ridurre la messa in mobilità tant’è che abbiamo deciso di concerto con l’azienda che dal primo ottobre 2010 al 31 dicembre 2011 andranno in mobilità 135 lavoratori in quanto prossimi alla pensione e quindi ci sarà un accompagnamento al prepensionamento.
I restanti 95 esuberi saranno al centro di un nuovo confronto che si avrà nei mesi di dicembre e giugno 2011durante il quale si verificherà l’andamento delle commesse. Auspicando nella ripresa del mercato – prosegue Cicchella – non si può escludere che queste maestranze continueranno a lavorare e quindi non saranno in esubero”. Intanto è già partito il piano di ristrutturazione della IrisBus di Flumeri, così come annunciato dall’azienda ed accolto dal Sindacato di categoria, che dovrebbe concludersi entro gennaio 2011. Nel frattempo è stato sottoscritto l’accordo sulla Cassa Integrazione Straordinaria della durata di un anno per tutte le maestranze e che partirà dal 29 agosto prossimo.
“Insomma, alla IrisBus non ci saranno effettivi licenziamenti ma ora spetta alla politica discutere sullo sviluppo economico in Irpinia rilanciando la Irisbus con nuove commesse anche tenendo ben presente che il parco autobus italiano è almeno per il 70% fatiscente e lo stabilimento di Flumeri – conclude il segretario provinciale dell’Ugl-Metalmeccanici Giovanni Cicchella – potrebbe candidarsi quale sito idoneo alla produzione di nuovi mezzi sia per il trasporto pubblico che privato”.

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