L’Ancona ricorrerà in tutti i gradi di giudizio

L’Ancona ricorrerà in tutti i gradi di giudizio

L’Ac Ancona, esclusa dalla B per l’assenza di una fideiussione da 800.000 euro, di 2,4 milioni e del mancato pagamento di oneri previdenziali arretrati, va avanti per la strada dei ricorsi “in tutti i gradi di giudizio possibili”. Lo ha annunciato oggi il presidente Flavio Mais, attorniato da parte dello staff, tra cui l’ex campione Maurizio Zandegù, ora responsabile del settore giovanile, il team manager Paolo Rossi, il medico sociale Paolo Minciotti, l’addetto al marketing e alla pubblicità Giovanni Taranto. Oggi pomeriggio il ricorso presentato dalla società contro l’esclusione dalla B viene esaminato dall’Alta Corte del Coni: il risultato si saprà domani pomeriggio, ma non sono previsti ribaltamenti. Mais intende comunque seguire tutte le strade possibili.
In subordine “aspettiamo con ripetto le delibere federali, siamo pronti a ‘patteggiare’ anche una categoria inferiore, ma sempre nel rispetto della nostra dignita”’. Il presidente dell’Ac Ancona smentisce anche “due castronerie” circolate in questi giorni: “il medico sociale Minciotti non ha presentato istanza di fallimento nei confronti della società, ma solo una lettera di sollecito delle sue competenze” e lo stesso Mais non è stato “dimissionato” dalla Brainspark, principale azionista biancorossa. Quanto alla fideiussione, “non abbiamo avuto il sostegno del mondo bancario ed economico della città in attesa di riscuotere i pingui crediti che vantiamo nei confronti degli organismi federali, per circa due milioni e mezzo di euro. Inoltre abbiamo ferma una somma di 850.000 euro in contanti in pegno presso la banca Popolare di Ancona”. Insomma “una situazione paradossale: siamo in attivo, ma non abbiamo soldi disponibili”. Disposto a “patteggiare” sull’eventualità di una categoria inferiore, Mais non è per niente tenero verso quella che definisce la “pseudo cordata” di imprenditori locali, che ha cercato invano di raccogliere fondi per l’iscrizione in serie D. “Un tentativo velleitario e poco convinto – insiste – e trovo incomprensibile l’atteggiamento di chi è disposto a investire 4 milioni per entrare nel calcio dilettantistico, invece di 2 milioni e mezzo per rimanere in quello professionistico”.
Lo stesso Mais è pronto farsi da parte “se trovano chi può fare meglio di me o che ha delle idee. Ma se arriva qualcuno che vuole rovinare il lavoro svolto in questi mesi, dovrà passare sul mio cadavere”. Intanto, si consola con una pioggia di attestati e messaggi di solidarieta: dall’ex capitano Nocera, al “capitano dei capitani” Massimo Gadda, che per primo portò l’Ancona in B nel 1988, ai campioni Colacone, Montervino e Storari fino a Marco Pecoraro Scanio e all’ex ds Enzo Nucifora.

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