Udc: Alto Calore demolito da Maselli

Udc: Alto Calore demolito da Maselli

“Con grande determinazione il Presidente Maselli prosegue inarrestabile nell’ opera di demolizione dell’Alto Calore. Infatti, il Cda Alto Calore Servizi avrebbe deciso di ricorrere al collegio arbitrale perché si pronunci sulla richiesta di risoluzione del contratto di concessione in uso delle strutture e delle reti acquedottistiche che ACP ha messo nella disponibilità di ACS al fine della erogazione del Servizio Idrico Integrato”. E’ quanto si evince da una nota emanata dall’Unione di Centro in relazione alla vicenda Alto Calore Servizi.
“Ciò ci offre l’occasione di evidenziare a tutti, sulla questione, l’ incomprensibile comportamento di un Consiglio di Amministrazione, che non ha tratto le dovute conclusioni dopo la bocciatura per due volte della proposta di bilancio che è stata sottoposta all’Assemblea e che si ostina su un percorso che espone a profili di responsabilità. Come tra l’altro è evidente e chiaro a tutti che la risoluzione contrattuale per inesistenza dei presupposti sul piano giuridico espone, per effetto dei contratti liberamente sottoscritti e degli atti conseguenti compiuti, i precedenti amministratori e Presidenti di ACS, che sono sempre del Partito Democratico, ad una responsabilità patrimoniale, di cui gli stessi dovranno rispondere innanzi alla Corte dei Conti. Infatti, si risponderà per il pagamento di un canone non dovuto, nel caso in cui il Collegio dovesse convincersi dell’inesistenza dei presupposti sul piano giuridico. Avvertiamo il rischio, al di la di una fantasiosa strategia che parla di acqua a gestione pubblica, che è tra l’altro condivisa da tutti, di una lenta ed inesorabile distruzione del patrimonio aziendale dell’ACS, mettendo a rischio l’ affidamento all’unico soggetto pubblico che si può candidare ed ottenerla, insieme a questo, i livelli occupazionali con grave danno per l tensioni sociali che si producono. Ciascuno deve assumersi le proprie responsabilità. Da subito”.

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