Sciolse rumeno nell’acido, è caccia ad un 35enne casertano

Sciolse rumeno nell’acido, è caccia ad un 35enne casertano

Uccise e sciolse nell’acido nel luglio del 2007, un 42enne rumeno a Piedimonte San Germano, nel frosinate. Con lui c’era anche l’imprenditore 50enne di Pago Vallo Lauro (Avellino). Fortunato Cusano, 35enne originario di Santa Maria Capua Vetere, lo scorso anno è riuscito a sfuggire a un blitz dei carabinieri del comando provinciale di Benevento.
Nella mattinata di ieri i carabinieri del Comando provinciale di Benevento, diretti dal comandante Provinciale Alfredo Parrulli, hanno svolto un’intensa attività di ricerca per la cattura del latitante. Nel territorio tra Torrecuso, Ponte e Tocco Caudio, presso abitazioni e strutture industriali di proprietà e nella disponibilità della famiglia del latitante, sono state eseguite dai carabinieri perquisizioni e ispezioni che hanno dato, però, esito negativo. L’uomo è destinatario di un provvedimento restrittivo emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone, per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Nelle ultime ore, la posizione di Fortunato, sostengono i carabinieri, si è giuridicamente ulteriormente aggravata, poichè è stato fatto oggetto di un’altra ordinanza di custodia cautelare, questa volta emessa dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, in quanto ritenuto di far parte di una cosca della ‘ndrangheta, quindi associazione a delinquere di stampo mafioso, finalizzata alla commissione di reati quali sequestro di persona, estorsioni, incendi e lesioni. Tali fatti sono stati commessi in Toscana, tra Montepulciano e la provincia di Siena, ed accertati nell’arco temporale tra il 2008 e il 2009. Mentre in Campania il 35enne è ricercato per la morte del rumeno che gli è toccato una sorte agghiacciante. Fu ucciso perché reo di aver rubato del gasolio e poi fu sciolto nell’acido nelle campagne del Vallo Lauro (Avellino). Tre anni di mistero, di silenzi, poi l’arresto il 10 aprile dello scorso anno dell’imprenditore del Vallo. E così la verità: l’operaio romeno scomparso dalle campagne di Frosinone nel 2007 è stato picchiato, seviziato e sciolto nell’ acido dal suo datore di lavoro perché sospettato aver rubato qualche litro di carburante da un camion. In carcere è finito solo l’imprenditore di 50 anni di Pago Valle del Lauro e titolare di un parcheggio e lavaggio tir a Piedimonte San Germano nel Frusinate. In passato era già stato indagato per aver sparato alcuni colpi contro un altro dipendente. L’uomo, e quello che gli investigatori ritengono sia il suo complice, F. C. di Santa Maria Capua Vetere, latitante, devono rispondere di omicidio volontario con l’aggravante della crudeltà ed occultamento di cadavere. L’omicidio dello straniero, che lavorava come guardiano notturno all’interno della società dell’irpino, sarebbe avvenuto nella notte tra l’11 ed il 12 maggio del 2007. Gli inquirenti hanno accertato che Vincenzo Nappi fece sequestrare l’operaio da suoi complici che, dopo averlo seviziato tagliandogli un orecchio, lo portarono nelle campagne di Avellino per poi ucciderlo e scioglierlo nell’acido. E l’operazione di ieri dei carabinieri si è articolata in due momenti diversi, nel pomeriggio del 20 agosto e nelle primissime ore di ieri. Il servizio è stato coordinato direttamente dal comandante del Nucleo Investigativo dei carabinieri del comando Provinciale e sono stati impiegati 15 autoveicoli e 45 militari.

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