Scuola: dimezzate le cattedre di sostegno
“Un anno scolastico iniziato all’insegna del caos. Dirigenti scolastici nominati a poche ore dall’inizio dell’anno scolastico e scuole rimaste addirittura prive di dirigenza (ben nove nella nostra provincia). Movimenti di assegnazione provvisoria e di utilizzazione del personale di ruolo ancora sospesi, nonostante che per legge dovessero essere decretati entro il 31 agosto”. E’ quanto si evince da una nota emanata dalla segretaria provinciale della Cisl Scuola di Avellino.
“In questa già deprecabile situazione, arriva improvvisa, per domani 3 settembre, una convocazione, da parte del Direttore Scolastico Regionale, alle Organizzazioni sindacali avente per oggetto “organico di sostegno” Sembra che l’Amministrazione Scolastica Regionale abbia intenzione di revocare l’istituzione del 50/60% dei posti di sostegno autorizzati in deroga per il corrente anno scolastico.
Posti la cui istituzione era stata garantita e verbalizzata nella seduta di informativa del 24 agosto. Posti che gli Uffici Scolastici Provinciali avevano formalmente istituito il giorno successivo e sui quali avevano già cominciato ad assegnare docenti di ruolo della nostra provincia o provenienti dalle altre province.
Decine di docenti irpini, provenienti da ogni parte d’Italia, che avevano già saputo informalmente di potersi ricongiungere con il proprio nucleo familiare, ora rischiano concretamente di vedersi sbattuta la porta in faccia. Una doccia fredda per l’organizzazione della vita delle loro famiglie: alloggi da reperire freneticamente per rientrare nelle sedi del centro-nord, figli da iscrivere improvvisamente in altre scuole. Le attese, poi, delle famiglie dei disabili nuovamente beffate, nonostante la recente sentenza della Corte Costituzionale.
Le aspettative dei tanti docenti precari di nuovo improvvisamene deluse: c’è anche chi ha già rifiutato un incarico in altra regione sapendo di poterlo finalmente ottenere ad Avellino o in Campania. Frustrazione che non risparmia neanche i dirigenti e i funzionari degli Uffici Scolastici Provinciali costretti a dei tour de force eccezionali per fare e disfare le operazioni (la mobilità sul sostegno, infatti, è propedeutica a tutte le altre operazioni e ha notevoli conseguenze anche sulle disponibilità e sui movimenti su posto comune) Un “modus operandi” contraddittorio e irrispettoso delle sorti di tanti docenti e delle loro famiglie.
Una sottolineatura a parte merita la vicenda di uno storico istituto della nostra regione, oggi anche polo universitario. L’attività convittuale da sempre funzionate presso l’Istituto Agrario di Avellino rischia di non ripartire.
31 studenti dovranno cercare alloggio privatamente perché non vengono assegnate le necessarie unità di personale educativo e ATA, all’unica istituzione specializzata nel settore enologico in campo regionale. Per questi motivi chiediamo alla categoria di sostenere l’azione delle Organizzazioni Sindacali nell’azione di contrasto a questa inversione di rotta dell’Amministrazione, partecipando domani a Napoli ad un sit-in di protesta davanti alla Direzione Scolastica Regionale”.