Piano industriale rifiuti, posizione unitaria dei sindacati

Piano industriale rifiuti, posizione unitaria dei sindacati

Il piano industriale presentato la scorsa settimana da Irpiniambiente per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti è stato sottoposto questa mattina ai quadri sindacali del settore ambiente di CGIL-CISL-UIL ed UGL e l’incontro ha prodotto osservazioni e conferma di obiettivi che sono stati ampiamente ragionati e discussi con i Segretari Generali confederali e di categoria. Il primo impatto con il corposo piano industriale è stato di conferma dell’analisi dello stato di fatto del settore e della strategia da perseguire per la costruzione di una risposta integrale alla necessità di gestione pubblica dell’intero ciclo.
L’aver determinato in tempo utile la decisione condivisa della costituzione della “Società pubblica Irpiniambiente” è sicuramente un risultato di grande valenza politica e dovrà confermare, in ogni caso anche in presenza di eventuale proroga per legge del termine fissato al 1° gennaio 2011, l’avvio dell’attività gestionale a partire da tale data. Le OO.SS. sono per la conferma della scelta PUBBLICA della gestione e dell’attivazione operativa della Società “Irpiniambiente” dal 1° gennaio 2011 includendo nel programma di attività tutte le fasi del ciclo, compreso lo spazzamento.
Ritenuti parziali i dati del monitoraggio che non ha individuato tutti i soggetti imprenditoriali che operano nel ciclo e la forza lavoro impiegata, soprattutto nei gruppi di Comuni (anche su base interprovinciale – Valle Caudina – area del Sele – zona Baianese e Montorese) che hanno organizzato l’intero ciclo in Consorzio o con affidamento in appalto a privati, nonostante la legge nazionale e regionale prevedessero il contrario. La realizzazione a regime del piano necessita di intese con tutti i Comuni della provincia per un’idonea organizzazione del servizio e con Regione Campania e Comunità Europea per l’assicurazione dei necessari finanziamenti per l’adeguamento, ampliamento e parziale ristrutturazione dell’impiantistica esistente (Teora, STIR, Montella, Discarica di Savignano) capaci di garantire autonomia provinciale, efficienza, efficacia ed economicità dell’intero ciclo. E’ necessario recuperare una piena responsabilità sociale in materia ambientale ed una piena garanzia per la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini utenti ed in tale contesto ci sembra assolutamente qualificante l’obiettivo del 75% di differenziata da raggiungere gradualmente a tutto il 31.12.2013.
I responsabili sindacali presenti hanno condiviso l’esigenza di definire un protocollo contrattuale a tutela e garanzia dei lavoratori impegnati nel ciclo per i quali si rivendica il mantenimento dei livelli occupazionali, dell’applicazione contrattuale Federambiente e dei diritti contrattuali normativi e salariali acquisiti dalle singole contrattazioni aziendali. In questo periodo transitorio di passaggio di gestione e lavoratori alla Società pubblica è necessario porre mano alle questioni societarie dell’ASA ed alla condizione di lavoro disastrosa a cui sono costretti i lavoratori dipendenti, oltre alla continua incertezza rispetto al rispetto dei tempi di erogazione delle retribuzioni.
Sarà chiesto un incontro ad Irpiniambiente per un approfondimento del “piano industriale” e per ricercare le risposte ai tanti interrogativi ancora presenti nell’elaborazione della proposta. Immediatamente dopo sarà avviata la consultazione con i lavoratori programmando assemblee sui posti di lavoro.

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