Sel, Buscaino: “Il Pd vive nella paralisi”

Sel, Buscaino: “Il Pd vive nella paralisi”

“Si parla spesso della crisi della sinistra, ma la malattia della sinistra è questo Pd, che vuole conquistare gli elettori di destra e di centro, elettori che non voteranno mai per loro perché hanno già i loro partiti di riferimento: il Pdl e l’Udc”. Così l’esponente di ‘Sinistra Ecologia e Libertà’, Giuseppina Buscaino.
E per giustificare lo spostamento a destra del Pd, D’Alema dice che sarebbe stata la sinistra radicale a far cadere il governo Prodi e non Mastella e i centristi (come invece è successo). Ma il Pd è troppo preso dai conflitti interni per poter cogliere la realtà; e la realtà è che i centristi con tutte le loro forze si opposero nella scorsa legislatura a fare le riforme che il governo aveva promesso agli elettori (diminuire il precariato, mettere una tassa sulle transazioni finanziarie, dare cittadinanza ai diritti civili, affrontare il tema della qualità dello sviluppo e dell’ energia nel nostro paese, mantenere l’ acqua pubblica e curare la manutenzione del territorio dissestato invece che promettere il ponte sullo stretto di Messina). Veltroni doveva andare in Africa, invece sta sempre qui, non conscio del fallimento delle sue teorie.
E accusa Bersani di voler ricostruire il partito dei Ds. Io li trovo patetici perché ambedue sono convinti che bisogna andare a destra; l’unica differenza fra di loro è che Veltroni si considera autosufficiente (cosa che si è rivelata ampiamente falsa) e Bersani si vuole alleare con l’Udc, ma la strada di entrambi va a destra. Sarebbe davvero una bella ammucchiata un’alleanza con l’Udc.
Il Pd vuole combattere in maniera inefficace Berlusconi ma non il berlusconismo. Il Pd è un soggetto politico così indeterminato che non parla alla sinistra, non parla al centro e vive nella paralisi. Noi di Sel lo diciamo da molti mesi, il pd è un progetto che non è riuscito e prima se ne prende coscienza e meglio è. Ma non si salverà con la creazione della ennesima corrente interna, ma solo avendo il coraggio di guardare in faccia la realtà, di aprire un confronto con la società. Il Pd decida cosa vuole essere.
Il solo modo per ricostruire una alternativa alle destre è ripartire dai contenuti e da primarie che su quei contenuti e sulle persone che li rappresentano possano riportare tanti alla partecipazione. Ridefinendo il campo dell’ alternativa alle destre, il profilo programmatico di quel campo, la connessione sentimentale con il proprio popolo”.

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