San Martino, operai Ilas in stato di agitazione

San Martino, operai Ilas in stato di agitazione

SAN MARTINO VALLE CAUDINA – I lavoratori della ILAS di San Martino Valle Caudina sono in stato di agitazione a partire da questa mattina per le decisioni assunte dalla compagine aziendale. La Fillea CGIL e la Filca CISL hanno deciso di proclamare lo stato di sciopero chiedendo l’immediata convocazione del tavolo in Prefettura. L’incontro si terrà domani, 30 settembre 2010, alle 17, presso il Palazzo di Governo ad Avellino. L’azienda Ilas pur avendo risolto i problemi relativi alla cava ed avendo ripreso le operazioni di escavazione dell’argilla ha deciso inspiegabilmente di utilizzare lo stabilimento di San Martino come area di vendita per materiali prodotti in altri opifici del gruppo cui fa parte l’azienda caudina. Contestualmente ha proposto ai lavoratori, con toni ricattatori, di accettare una retribuzione pari a 3 settimane lavorative al posto di 4, posticipando il pagamento della settimana residua ai mesi di gennaio e febbraio, con la previsione di accedere alla cassa integrazione. “E’ evidente – affermano Fillea e Filca, con i segretari provinciali Antonio Famiglietti e Fulvio Pirchio – la volontà dell’azienda di impoverire la capacità produttiva della ILAS, attribuendo ad essa funzioni marginali rispetto al core business de gruppo. Una scelta che respingiamo categoricamente, anche alla luce della ritrovata disponibilità della cava. Non tollereremo la volontà di “ricattare” i lavoratori riducendo senza motivo la retribuzione. Chiediamo ai sindaci dei comuni della Valle Caudina, irpini e beneventani, di fare fronte comune con i lavoratori, considerando l’importanza della ILAS per i livelli occupazionali della zona e per non disperdere gli sforzi che sindacati e istituzioni pure hanno compiuto nei mesi scorsi quando le attività estrattive dalla cava erano state bloccate”.

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