San Michele, stamane celebrato dalla Polizia il Santo Patrono

San Michele, stamane celebrato dalla Polizia il Santo Patrono

AVELLINO – Questa mattina, presso la Chiesa Parrocchiale del Santissimo Rosario, la Polizia di Stato irpina ha celebrato la festività di San Michele Arcangelo. Il rito eucaristico è stato presieduto dal Vescovo di Avellino, Sua Eccellenza Francesco Marino. Nel corso della concelebrazione, particolarmente suggestiva e densa di significato si è rivelata l’esibizione della corale del Duomo di Avellino, i cui canti liturgici hanno fatto registrare consensi e ampio plauso tra i presenti.
L’evento, che ha costituito un momento particolare di unione e di riflessione per il personale in servizio ed in congedo, ha visto la partecipazione del Prefetto di Avellino, Ennio Blasco, delle autorità civili della provincia, nonché dei Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, del Comandante del 23° Reggimento Trasmissioni, del Comandante dei Vigili del Fuoco, della Polizia Municipale e del Corpo Forestale dello Stato, nonché di una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato.
Ulteriormente significativa è stata la presenza dei familiari dei caduti della Polizia di Stato invitati per l’occasione, ai quali il Questore di Avellino, dottor Sergio Bracco, nel corso di un breve ma sentito discorso, ha rivolto un sentito ringraziamento esprimendo altresì vivi sentimenti di vicinanza nei confronti di quanti, nell’indossare una divisa, hanno immolato la propria vita nell’adempimento del proprio dovere, a salvaguardia e tutela del vivere civile.
Il Questore ha poi sottolineato l’importanza dell’operato della Polizia di Stato che, quotidianamente ed incessantemente, si impegna e si prodiga al servizio della collettività.
Infine, sulla scia delle precedenti edizioni del “Family Day”, indette dal Dipartimento della Polizia di Stato, la Questura di Avellino ha aperto ai familiari del personale della Polizia di Stato i propri luoghi di lavoro e le strutture operative al fine di avvicinare anche i familiari ai luoghi e agli ambienti dove quotidianamente lavora il proprio congiunto.

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