Sanità,Gallicchio: siamo tutti uniti. Caldoro ne deve tener conto

Sanità,Gallicchio: siamo tutti uniti. Caldoro ne deve tener conto

BISACCIA – “Sta crescendo sempre di più la spinta popolare ma soprattutto la consapevolezza che la vertenza Irpinia con Regione Campania e Governo centrale non è più rinviabile”. A ribadirlo con forza è Pasquale Gallicchio, consigliere comunale a Bisaccia e dirigente provinciale del Partito Democratico, dopo aver preso parte all’incontro tra il sindaco di Bisaccia, Salvatore Frullone e i segretari provinciali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl.
“La giornata di mobilitazione popolare decisa durante l’incontro a Bisaccia – afferma Gallicchio – e organizzata da sindacati ed enti locali per il 12 ottobre a Napoli, per un assedio pacifico di Palazzo S.Lucia, sarà una delle tappe che si consumeranno per fare in modo che l’Irpinia non subisca ulteriori oltraggi. Se di attualità oggi c’è la difesa del diritto alla salute, facendo scudo agli ospedali di Bisaccia e S.Angelo dei Lombardi, le comunità vivono già altre emergenze che portano a rivedere la futura permanenza nella propria terra”.

Tornando al tema della sanità il consigliere comunale fa notare che la politica in questo particolare momento ha una grande responsabilità. “Nei prossimi giorni – sostiene Gallicchio – chiamerò a raccolta i Comitati popolari, ai quali va un ringraziamento per il lavoro che stanno svolgendo, penso a Elio Guarino e Franco Arminio e tanti altri, i partiti, le associazioni e alcuni esperti di sanità per avanzare una raccolta di firme per una proposta di legge regionale a favore degli ospedali in zone montane. Chiamerò, anche Gerardo Santoli perché è interessante la proposta avanzata in merito allo stesso argomento. Questo deve avvenire perché la difesa del diritto alla salute non deve essere legato alle maggioranze che cambiano.
Vorrei che in Campania ci fosse la stessa attenzione dimostrata nel Lazio, sempre da un governo di centrodestra, nei confronti degli ospedali montani. Infatti, la Regione Lazio scrive: ‘La Regione Lazio riconosce le peculiarità delle esigenze degli ospedali di montagna e degli altri ospedali situati in zone lontane da altri centri ospedalieri e mal collegate ad essi. Le dotazioni e l’organizzazione di tali ospedali è variabile a seconda del contesto specifico e della rete dei servizi di cui è in grado di usufruire”.
Il rappresentante del PD a supporto di ciò porta due elementi: “Nel piano ospedaliero ci sono le vie per salvare Bisaccia e ragionare sul futuro della sanità in Alta Irpinia, compreso S.Angelo dei Lombardi. Infatti, il piano recita: ‘I piani attuativi potranno altresì prevedere la rimodulazione di una quota dei posti letto programmati per singole discipline specialistiche in ragione di una migliore risposta a specifici bisogni assistenziali. Tale rimodulazione potrà avvenire entro il numero totale di posti letto attribuiti a ciascun stabilimento ospedaliero per una quota non superiore al 10% e nell’ambito dei posti letto assegnati alla singola disciplina per una quota non superiore al 30%. In ogni caso i posti letto rimodulati dovranno essere ricompresi nella medesima area funzionale di origine”.
Sulla presenza del presidente Cosimo Sibilia e del Consiglio provinciale, Gallicchio sostiene: “Abbiamo sempre toccato con mano la disponibilità di Sibilia e del Consiglio provinciale, voglio ricordare la richiesta di deroga per Bisaccia. Inoltre, la presenza del Vescovo, Francesco Alfano, ci conforta a dimostrare che il fronte è unito. Di fronte a ciò Caldoro non può rimanere impassibile”.

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