Tagli ospedali, Petruzziello: Caldoro ha offeso intera provincia

Tagli ospedali, Petruzziello: Caldoro ha offeso intera provincia

“Una grande mobilitazione di popolo e di amministratori locali, una intera comunità scesa in piazza per difendere il diritto alla salute, offesa e derisa dalla tracotanza del presidente della giunta regionale Stefano Caldoro e dai rappresentanti della politica”. Così la CGIL di Avellino commenta i fatti di questa mattina a Napoli dove l’Irpinia tutta ha manifestato contro i tagli alla sanità regionale e la chiusura dei presidi ospedalieri dell’Alta Irpinia, dimostrando ancora una volta l’unità di intenti e di obiettivi che stanno caratterizzando la battaglia per la civiltà dell’Irpinia. “Una enorme rappresentanza di cittadini, personalità religiose (Vescovo di Sant’Angelo dei Lombardi), civili, amministrative giunte a Napoli per dimostrare pacificamente il proprio disappunto rispetto ad un provvedimento politico ed amministrativo, quale il piano regionale della Sanità, da tutti contestato e ritenuto inaccettabile, accolta da uno spiegamento di forze in assetto antisommossa. E’ davvero poco cortese, per usare un eufemismo, accogliere 40 sindaci, un presidente della provincia, il vescovo di Sant’Angelo e centinaia di cittadini alla stregua di un manipolo di delinquenti, asserragliandosi dietro un portone serrato e protetto da un corposo cordone di forze dell’ordine. Solo la promessa di un incontro che dovrebbe tenersi (il condizionale è d’obbligo) lunedì 18 ottobre 2010 alle ore 17, tra il presidente della regione, Stefano Caldoro e la delegazione composta dal presidente della Provincia di Avellino, i sindaci di Bisaccia Sant’Angelo de Lombardi, Avellino e le confederazioni regionali e provinciali di CGIL, CISL, UIL e UGL è stato l’impegno assunto dal presidente Caldoro”.
La CGIL di Avellino, chiede che tale incontro venga esteso anche alla presenza del vescovo di Sant’Angelo e ai rappresentanti dei due comitati. “Staremo a vedere – ha commentato Vincenzo Petruzziello, segretario provinciale della CGIL di Avellino – oggi, comunque, è stata scritta l’ennesima inqualificabile pagina della gestione politico amministrativa della Regione Campania e della condotta del presidente Caldoro che ha negato l’incontro anche ai rappresentanti della Provincia di Avellino, compreso il suo amico di partito onorevole Cosimo Sibilia al quale va la nostra stima e la nostra solidarietà per l’impegno mostrato in questa vicenda che valica i tatticismi politici. Oggi il presidente Caldoro ha offeso una intera provincia, un intero territorio con i primi cittadini in rappresentanza della popolazione e le massime cariche religiose.
Di fronte a questo atteggiamento ostile ed antidemocratico, La Cgil di Avellino ritiene necessario informare dei fatti, chiedendo l’intervento del Presidente della repubblica, al quale sarà inviata dettagliato resoconto volto a stigmatizzare l’atteggiamento del Presidente Caldoro che non ha inteso ricevere rappresentanti di altre istituzioni democraticamente elette.
Ci auguriamo che possa recuperare questa caduta di stile a partire da lunedì quando ha accordato ai segretari sindacali la possibilità di un confronto. Noi riteniamo – aggiunge Petruzziello – che si debba recuperare a partire dall’incontro di lunedì, una dimensione di colloquio e di disponibilità al dialogo, e soprattutto lanciare un appello alla politica affinché ritorni ad avere un ruolo decisivo in questa vicenda, affrontando i problemi del territorio e non eludendoli. E’ necessario – conclude Petruzziello – fare un passo indietro rispetto alla chiusura degli ospedali irpini, individuare altrove gli elementi per attuare economie nel piano sanitario e se non vi sarà una risposta in tal senso la CGIL anticipa la volontà di proclamare lo sciopero generale in tutta l’Irpinia contro le decisioni della giunta Caldoro”.

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