Mense scolastiche, Gliatta: vogliamo la Filiera corta

Mense scolastiche, Gliatta: vogliamo la Filiera corta

AVELLINO – “In vista del predisponendo bando di gara al Comune di Avellino per l’assegnazione del servizio di fornitura “mense scolastiche”, triennio 2011/2014, l’associazione Liberamente Avellino si schiera a favore della Filiera Corta (vendita diretta) dei prodotti agro-alimentari”. E’ quanto afferma Loris Gliatta, presidente dell’Associazione.
“Infatti, punti di forza di tale sistema di vendita sono da ravvisare nella possibile riduzione del prezzo di acquisto del prodotto, nella garanzia dell’origine e qualità dei vari alimenti forniti ai bambini, nell’incentivazione al consumo di prodotti locali ed infine nella remunerazione più equa ai produttori locali. Per di più, tra i settori prioritari d’intervento di tale sistema di vendita diretta (così come individuati dal Piano Nazionale d’azione sul Green Pubblic Procurement), troviamo per l’appunto quello della ristorazione pubblico scolastica e precisamente del servizio mense e forniture derrate alimentari. Pertanto, volendo sostenere anche le ragioni politico-giuridiche di tale scelta, si coglie l’occasione per sottolineare alcuni brevi aspetti fattuali diretti alla realizzazione della Filiera Corta da parte del Comune.
In primis, il predisponendo bando potrà prevedere l’attribuzione di un maggiore punteggio a quelle aziende che garantiranno la specifica delle caratteristiche dei prodotti (qualità e provenienza), il miglior rapporto qualità-prezzo, e con l’ulteriore obiettivo di premiare coloro che saranno in grado di minimizzare l’utilizzo di energia per la trasformazione e il trasporto dei prodotti. Ad esempio, può certamente favorire la filiera corta l’impiego di prodotti provenienti da agricoltura di natura biologica nonché l’utilizzo di prodotti freschi e tipici dell’area (certificati, ad esempio, IGP-DOP).
Al riguardo, anche gli indirizzi a livello comunitario (Direttiva 2004/18/CE) prevedono che le Amministrazioni, nel rispetto della libera concorrenza nel mercato, possano comunque valutare le “caratteristiche ambientali” dei prodotti, così da contribuire alla tutela dell’ambiente ed alla promozione dello sviluppo sostenibile (nello stesso senso le pronunce dei massimi organi di giustizia amministrativa). Inoltre, il bando di gara potrà anche richiedere che il luogo di cottura dei pasti sia collocato e attivo nell’hinterland provinciale, in modo che gli stessi siano distribuiti caldi e senza alterarne le relative qualità organolettiche.
In conclusione, quindi, ai fini della realizzazione della filiera corta, al di là dall’apporto dell’amministrazione comunale, occorre comunque l’impegno dei produttori locali a rivedere le proprie politiche di vendita, favorendo anche le aggregazioni di mercato per offrire il miglior rapporto qualità-prezzo e competere commercialmente con le ditte concorrenti di dimensioni maggiori”.

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