Piani di zona, niente fondi: la Cgil lancia l’allarme

Piani di zona, niente fondi: la Cgil lancia l’allarme

Siamo all’azzeramento delle politiche sociali. In due anni i fondi del welfare sono diminuiti dell’86% passando dalla cifra di 1.750,6 milioni di euro del 2008 a 349,4 milioni di euro al 2011 con gli ulteriori tagli dell’ ultima finanziaria di Tremonti. I due miliardi sottratti sono a carico dei non autosufficienti e degli anziani più poveri. Un colpo mortale per tutte le azioni politiche gestite dalle Regioni. Tutto questo finanziava la rete dei servizi più vicina ai cittadini. Era attraverso quei fondi che si aiutavano le famiglie più povere, si finanziavano gli asili nido, si sosteneva l’assistenza domiciliare. Stanziamenti zero per le politiche di inclusione per quanto riguarda gli immigrati, così come per le donne e i bambini. Le politiche per la famiglia sono ridimensionate a 52 milioni dai 346 di due anni fa. Azzerato anche il fondo per la non autosufficienza. Con questo azzeramento si sconvolge tutta la costruzione della rete territoriale dei servizi ai cittadini. In un paese dove si è sempre più vecchi e soli si rimane isolati e senza servizi sociali. A tutto questo i tagli alla sanità aggiungono ulteriori costi a fasce da sempre considerate a rischio sociale come gli anziani . I nostri Piani di zona saranno nell’impossibilità di operare territorialmente. La CGIL ricordando che si sta parlando di “diritti di cittadinanza” garantiti dalla nostra Costituzione, chiede a tutta la politica di ragionare seriamente su quello che potrebbe essere un vero è proprio declino sociale, e chiede un intervento forte e chiaro contro le politiche di questo Governo.

SPOT