Dibattito SEL, Albanese: riaprire la partita, per davvero

Dibattito SEL, Albanese: riaprire la partita, per davvero

“Credo che, qui in provincia di Avellino, qualche errore di valutazione sia stato fatto dall’attuale gruppo dirigente di Sinistra Ecologia e Libertà, sia nella tattica che nella strategia”. Sono le parole di Pompilio Albanese dell’Assemblea Federale di Sinistra Ecologia e Libertà di Avellino.
“Nella tattica. Quando si afferma che “la falsa unità non reggerebbe e sarebbe molto peggio trovarsi dopo con un partito che non ha la forza per indicare una strada”. Nella strategia. Quando si dice “il centro sinistra vogliamo innovarlo, renderlo una forza di effettiva trasformazione dell’esistente”. Ritengo sbagliata la tattica, perché non tiene conto del voto unanime sul Manifesto di Firenze che ci impegna ad una gestione unitaria.
Mentre la strategia applicata è contraddittoria e poco credibile, nel momento in cui si vota un documento provinciale che ripropone il Csa, in continuità col passato, dimenticandosi che il nuovo centro sinistra, sia in provincia che in Italia, in Puglia come ad Avellino, nasce con le primarie. Questo atteggiamento segnala i limiti di un gruppo dirigente che non ha ancora avviato una seria riflessione sul ruolo che il nostro partito dovrà assumere in futuro nella nostra provincia.
Sinistra Ecologia e Libertà è il partito della speranza per i giovani che non hanno un lavoro. E’ il partito che si pone il problema dell’emergenza giovanile, del ruolo che gli operai dovranno avere nelle fabbriche, con l’applicazione dell’art. 46 della nostra Costituzione. Sinistra Ecologia e Libertà è una forza politica che si pone come alternativa alle politiche delle destre, di Fini e Berlusconi.
Vogliamo creare una Sinistra curiosa e senza aggettivi che parli ad una moltitudine di persone che non si rinchiudono in fortini identitari. A Firenze il 24 Ottobre 2010 Nichi è stato eletto Presidente di SEL, con un gran sogno collettivo: vincere le primarie del centro sinistra, per vincere le prossime elezioni in Italia.
Purtroppo nella nostra provincia la nascita di Sel, non ha rappresentato la sintesi di percorsi e cammini diversi di tanti compagni e compagne che hanno maturato la propria esperienza nella sinistra irpina. Ma si è voluto riproporre ciò che ci ha diviso in questi ultimi anni, senza sforzarsi di avviare un percorso condiviso e nuovo, rendendo difficile la convivenza nella stessa casa. I numeri che sono emersi dall’Assemblea Federale di Avellino dicono chiaramente che non c’è alcuna maggioranza: dei 115 compagni/e aventi diritto hanno partecipato all’elezione degli organismi dirigenti solo in 37, cioè il 32%. Qualcuno non si è ancora reso conto che sabato, ad Avellino, non è nato un nuovo partito, ma è iniziata l’implosione di una classe dirigente autoritaria e settaria che, se non si adegua subito alla linea politica di Sinistra Ecologia e Libertà, sarà inghiottita dalla forza popolare di Nichi Vendola.
La nostra partita – conclude Albanese – è fatta di adesioni e non di esclusioni. Per vincere è essenziale la partecipazione di tutti”.

SPOT