Assemblea Ato, Udc: il Pd si è mostrato incoerente

Assemblea Ato, Udc: il Pd si è mostrato incoerente

“La situazione è disperata, ma non seria. Di più, la vicenda è grottesca. Ci illudevamo che dopo tutto quanto accaduto in questi mesi, dall’occupazione militare dell’Alto Calore Servizi alla guerra di trincea negli enti, il Pd non potesse superarsi. Ma la realtà spesso va ben oltre ogni più fervida immaginazione e così è stato in occasione dell’assemblea Ato di questa mattina”.
E’ quanto si evince da una nota del coordinamento provinciale dell’Unione di Centro di Avellino, in merito all’assemblea dell’Ato Calore Irpino per l’affidamento del servizio idrico integrato che si è risolta con un nulla di fatto.
“Ci si è spinti in una stravagante conduzione dell’assise per ottenere il risultato folle di far rinviare i lavori, trascinandosi goffamente fino ad impattare un evidente profilo di illegittimità. Tanto da invocare l’insussistenza di un quorum, per altro non necessario, nell’ambito di un’assemblea ritenuta formalmente valida.
Affidatosi alle cure dell’uomo dal sorriso di plastica, il Pd è inciampato in se stesso ed è così calata giù la maschera. Lasciando scorgere con evidenza, anche ai tanti lavoratori dell’Alto Calore presenti in assemblea, un simulacro di incoerenza, una cattedrale di inconcludenza, un monumento alla mediocrità.
Per mesi ci hanno tediato. Denunciavano gli affari degli altri ed erano loro a fare affari. Annunciavano rivoluzioni e non le facevano. Si dichiaravano sostenitori dell’affidamento in house del sistema idrico integrato e ora brigano per ostacolarlo.
L’inconcludenza declinata da uomini mediocri, questo è il senso della loro azione. In 85 giorni, quanto cioè è trascorso dall’elezione del nuovo presidente e del nuovo CdA dell’Alto Calore Servizi, si è fatto tutto quanto non è stato, invece, realizzato dalla precedente gestione dell’Acs e tutto incontrovertibilmente con l’obiettivo di ottenere l’affidamento in house e garantire la mano pubblica nel sistema idrico integrato.
Adesso, però, anche in vista di un nuovo possibile turno elettorale, i lavoratori dell’Alto Calore e l’opinione pubblica tutta ha un’unità di misura chiara per giudicare i partiti e chi li rappresenta, e cioè il livello di incoerenza tra le parole dette e le cose fatte”.

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