Stalking all’ex moglie e all’ex suocera, arrestato

MERCOGLIANO – Nella prima mattinata di oggi, i carabinieri della Stazione di Mercogliano hanno dato esecuzione ad una nuova ordinanza di custodia cautelare emessa dall’autorità giudiziaria avellinese nei confronti di un 31enne del posto che giusto un anno fa, proprio nel novembre del 2009, era già stato arrestato per lo stesso reato, cioè quello di stalking.
Partendo dal fatto di un anno fa’, i carabinieri avevano richiesto ed ottenuto dai magistrati irpini un ordine di custodia cautelare nei confronti di N.G., 31enne, perché da mesi continuava a perseguitare l’ex amante, e che in quel frangente era però già sposata e non voleva più saperne di quell’instancabile spasimante. Così, dopo alcuni mesi di indagine, durate da aprile a giugno 2009, i carabinieri avevano alla fine tradotti agli arresti domiciliari quell’uomo, instaurando a suo carico un procedimento penale per il reato di stalking o atti persecutori.
Nello scorso mese di settembre, però, la madre di quella ragazza perseguitata è ritornata in caserma a Mercogliano per sporgere tutta una serie di denuncie contro quello stesso soggetto che, ora, stava perseguitando lei al fine di farsi confessare la nuova residenza della figlia che, allo scopo di evitare l’indesiderato spasimante, si era trasferita con il marito in un’altra parte d’Italia. Le condotte persecutorie nei confronti della madre si sono fatte sempre più insistenti e pesanti, tanto che l’uomo cercava addirittura di far credere alla donna che lui aveva degli scagnozzi sparsi in tutt’Italia per cercare la figlia e che, al solo suo comando, l’avrebbero fatta fuori.
Addirittura in una delle tante telefonate aveva minacciato di uccidere la figlia se lei non avesse confessato la nuova residenza ed infine è riuscito a inviare un mazzo di crisantemi con un raccapricciante messaggio funebre sulla figlia.
Sulla base di queste denuncie, i carabinieri hanno richiesto ed ottenuto una nuova ordinanza di custodia cautelare, questa volta però in carcere e non ai domiciliari, perché a suo carico sono stati ravvisati i reati di “stalking” e “minacce per costringere taluno a commettere un reato”. Questo secondo addebito a suo carico deriva dal fatto che l’uomo, nelle varie telefonate e lettere scritte alla madre della già perseguitata ragazza, aveva cercato in tutti i modi di convincerla a rendere dichiarazioni mendaci e a lui favorevoli, nel corso del procedimento penale avviato a suo carico e in cui la madre era chiaramente citata quale teste.
L’uomo, arrestato nella mattinata odierna, verrà ora tradotto presso la casa circondariale di Avellino – Bellizzi Irpino, ove dovrà permanere fino a quando i magistrati irpini ravviseranno delle esigenze cautelari a suo carico.

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