Cgil, Cisl e Uil invitano il Presidente della Provincia e l’intero Consiglio provinciale a confermare la destinazione del Fondo anticrisi originariamente previsto in 700mila euro e parzialmente utilizzato a seguito di un primo bando ed un altro successivo di riapertura dei termini e di allargamento della platea dei possibili beneficiari. Il Fondo finalizzato ad erogare contributi di sostegno al reddito ed alle spese familiari a favore delle famiglie di lavoratori disoccupati, che a seguito di licenziamento non hanno potuto usufruire degli ammortizzatori sociali ordinari o in deroga, può essere ancora un utile strumento per superare le difficoltà oggettive delle famiglie della nostra provincia. Lo sforzo economico esercitato sul bilancio della Provincia, significativo per la quota impegnata e per le prospettive di intervento su segmenti di povertà nel mondo del lavoro, riteniamo debba ulteriormente rafforzare un percorso di grande valenza sociale per i destinatari finali (appunto le famiglie di lavoratori irpini). La conferma del fondo potrebbe consentire al “tavolo anticrisi”, dopo l’esperienza realizzata nel primo anno di intervento, di individuare ulteriori forme di sostegno materiale sulla base di un nuovo regolamento da condividere con tutti i soggetti politici interessati. Riteniamo che l’importo residuo del Fondo Anticrisi non debba essere “distratto” per interventi o iniziative diverse e che sia necessaria una piena conferma dell’impegno e degli obiettivi di grande valenza sociale. Interventi a favore dei lavoratori e delle loro famiglie od anche iniziative collettive per dare sostegno istituzionale alla condizione professionale ed alle strategie per garantire il massimo di sicurezza dei lavoratori sui posti di lavoro. Il primo passo importante resta la volontà politica di confermare una scelta strategica di un fondo di aiuto alle esigenze dei lavoratori e delle loro famiglie.