Niente pronto soccorso al Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi: c’è un altro esposto alla Procura della Repubblica contro i tagli imposti dal piano ospedaliero regionale. Lo inviato Michele Cetta del comitato civico in difesa dell’ospedale altirpino, Di seguito la denuncia presentata al capo della procura santangiolese, Antonio Guerriero:
“Il sottoscritto Michele Cetta nato il 20.6.1955 a Sant’Angelo dei Lombardi ed ivi residente in via Principe Imperiale anche in nome e per conto del comitato cittadino XXII SETTEMBRE con la presente, per le vostre rispettive competenze espone quanto segue:
il decreto n°49 del 27.9.2010 del commissario ad acta per il piano di rientro del settore sanitario campano ha dato inizio al processo di revisione della rete ospedaliera.
Il succitato piano ospedaliero firmato dal commissario Stefano Caldoro, elaborato dal sub-commissario Filippo Zuccatelli ed in fase di attuazione da parte del commissario della ASL AV1 Sergio Florio ha cancellato definitivamente “ l’emergenza” presso l’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi con la prevista chiusura del pronto soccorso, della chirurgia, della ortopedia e traumatologia e della banca del sangue, il tutto considerato indispensabile per un ospedale classificato come “ struttura strategica di protezione civile” nella “zona sismica 1” ad altissimo rischio. I 70.000 abitanti dell’Alta Irpinia, lontani da altri ospedali e con un sistema viario insufficiente, sono stati abbandonati al proprio destino, in contrasto con il diritto alla salute garantito dall’art.32 della Costituzione. Per la realizzazione di un piano ospedaliero fasullo, in un delirio di onnipotenza, il trio Caldoro-Zuccatelli-Florio hanno fatto carta straccia di leggi e disposizioni dello Stato, qui riportate:
1)Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n°3274 del 20.3.2003 modificata ed integrata dalle successive OPCM 3316 del 2.10.2003, OPCM 3333 del 23.1.04, OPCM 3431 del 3.5.05 e OPCM 3452 del 1.8.05.
2)Decreto n°3685 del 21.10 2003 del Capo Dipartimento della Protezione civile.
3)Delibera della G.R. della Campania n°3573 del 5.12.2003 avente per oggetto “ l’individuazione di edifici di interesse strategico di protezione civile “ come l’ospedale “antisimico” di Sant’Angelo dei Lombardi.
4)Delibera n°5447 del 7.11.2002 della G.R. della Campania con i comuni dell’Alta Irpinia classificati nella ZONA 1 di sismicità elevata e catastrofica.
5)Mappe di pericolosità sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nelle quali l’Alta Irpinia con il PGA 10% in 50 anni ( picco di accelerazione massima al suolo ) di 0,250 – 0,275 è tra le zone italiane più a rischio.
6)Legge 225 del 24.2.1992 art.3,4,8,11,12,14. ( legge istitutiva della Protezione Civile )
7)DPR 27-3-1992 art.6 comma 1e 2, art.7,8,9,12.
8)Linee guida per i soccorsi sanitari presenti nella G.U.del 12.5.2001
9)Raccomandazioni alle regioni per il miglioramento della sicurezza sismica e della funzionalità degli ospedali. Ministero della Salute D.M. 22.10.2000
10)Documento di supporto alle autorità regionali per la redazione delle linee guida dei livelli di sicurezza sismica degli ospedali. Ministero della Salute 11.3.2008
11)Audizione del Ministro della Salute da parte della Commissione Parlamentare di inchiesta sul servizio sanitario nazionale nella seduta n°20 di martedì 19.5.2009 sulle “ condizioni strutturali degli ospedali collocati in zone a rischio sismico”.
12)Audizione del Capo del Dipartimento della Protezione Civile da parte della stessa Commissione di Inchiesta nella seduta n°22 di martedì 9.6.2009
13)Progetto commissionato dall’Unione Europea, dal Ministero della Salute, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri a favore delle amministrazioni regionali dell’obiettivo 1 ( Campania) per “ il miglioramento della sicurezza sismica negli ospedali ed il mantenimento delle funzioni ospedaliere strategiche in situazioni di emergenza”.
Il rientro dal deficit sanitario regionale non avverrà mai perché le cliniche private, i centri diagnostici, le centinaia e centinaia dei laboratori di analisi convenzionati, vero cancro della sanità campana, non sono stati toccati, come le gestioni clientelari degli ospedali “salvati”. Perché, ad esempio, non si nomina alla guida della disastrata ASL napoli 1 un alto ufficiale dei carabinieri ? DI CONTRO E’STATO APPROVATO UN PIANO OSPEDALIERO REGIONALE CHE NON HA PREVISTO ALCUNA RISPOSTA SANITARIA AD UNA EVENTUALE EMERGENZA SISMICA IN ALTA IRPINIA. 70.000 DONNE ED UOMINI, COME QUEL 23.11.1980, SONO STATI ABBANDONATI DALLO STATO. SULLE MACERIE E SUL SANGUE DELL’ALTA IRPINIA NACQUE LA PROTEZIONE CIVILE, NELLA STESSA TERRA, TRENT’ANNI DOPO LA PROTEZIONE CIVILE E’MORTA. CI SARA’ PURE UN GIUDICE A BERLINO!”.