AVELLINO – Progettare insieme un’Irpinia più rosa è possibile. E’ la sfida-missione alla quale la Consigliera di Parità della Provincia di Avellino, Domenica Marianna Lomazzo, ha chiamato e continua a chiamare tutti gli enti irpini, le istituzioni, le categorie sindacali, le associazioni datoriali e di genere, che in questi ultimi mesi hanno in buona parte dimostrato di saper programmare ed operare in un’ottica di pari opportunità. Soddisfacente, in tal senso, è stato il banco di prova del “Programma Obiettivo per l’incremento e la qualificazione dell’occupazione femminile, per il superamento delle disparità salariali e nei percorsi di carriera, per la creazione, lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili e per la creazione di progetti integrati di rete”, adottato dal Comitato nazionale di Parità e Pari opportunità nel lavoro con provvedimento del 9 giugno 2010, i cui termini di presentazione sono scaduti il 30 novembre 2010.
Intensa è stata l’opera di sensibilizzazione messa in campo, a partire dallo scorso 28 settembre, dalla Consigliera di Parità della Provincia di Avellino, con il prezioso contributo degli esperti del progetto “Diritti e Pari opportunità nel mondo del lavoro”. Grazie a questo forte impegno sono stati presentati al ministero del Lavoro (Comitato nazionale di Parità), dal territorio provinciale, 8 progetti candidabili al finanziamento (ministeriale) di un massimo di 200 mila euro (ciascuno). “I progetti presentati – spiega la Consigliera Lomazzo – sono il frutto di un lavoro sinergico e di squadra di un territorio che ha visto lavorare fianco a fianco sindaci, amministratori, organizzazioni sindacali, enti di formazione, consorzi dei servizi sociali, associazioni di genere e Ufficio della Consigliera di Parità”.
Nello specifico, l’opera di sensibilizzazione promossa dall’Ufficio della Consigliera di Parità è consistita in:
presentazione, a tutte le realtà territoriali dell’Irpinia, delle opportunità offerte dalle nuove frontiere della tecnologia e del lavoro al femminile perseguibili attraverso i fondi ministeriali del Programma (200 mila euro per ogni progetto approvato dal Comitato nazionale di Parità, realizzato da aziende, enti pubblici, cooperative e loro consorzi, centri di formazione professionale accreditati, organizzazioni sindacali nazionali e territoriali, associazioni, e finalizzato alle azioni positive previste dal bando);
illustrazione delle modalità di partecipazione al bando;
consulenza e supporto per la redazione e l’adozione, da parte di tutte le amministrazioni pubbliche, del Piano triennale delle Azioni positive (pre-requisito necessario per accedere alla presentazione delle domande);
accompagnamento alla stesura della progettazione
Questa, invece, la scheda sintetica delle attività progettuali proposte:
1.Comune di Pratola Serra (sindaco Antonio Aufiero): Titolo del progetto: “Realizzazione di un centro multimediale per il telelavoro: il telecentro per le pari opportunità” – Argomento: “Telelavoro” – Partner del progetto: Università degli Studi del Sannio, CGIL, CISL, UIL, UGL, Società Sannio Engineering – Destinatari: Donne occupate.
2.Comune di Vallesaccarda (sindaco Francesco Pagliarulo): Titolo del progetto: “Impresa Sociale in Rosa” – Argomento: “Avvio di percorsi di formazione che portano alla costituzione di un’impresa sociale rosa” – Partner del progetto: Comune di Trevico (sindaco Antonio Picari), Associazione Agorà promozione sociale, CISL Avellino – Destinatari: Giovani laureate o neodiplomate disoccupate, lavoratrici in situazione di precarietà, donne di età maggiore ai 45 anni, immigrate della provincia di Avellino.
3.Associazione Liberamente (presidente Elisabetta Iannone): Titolo del progetto: “ArtEtika” – Argomento: “Avvio di impresa femminile nel campo dell’arte del riciclo” – Partner del progetto: Associazione Donne in campo, Comune Sorbo Serpico (sindaco Rocco Tedesco), Comune di Parolise (sindaco Stanislao De Lauri), Comune di Salza Irpina (sindaco Gerardo Iandoli), Comune di Santo Stefano del Sole (sindaco Carmine Ragano), CGIL, UIL – Destinatari: Giovani laureate o neodiplomate disoccupate, lavoratrici in situazione di precarietà, donne di età maggiore ai 45 anni, immigrate della provincia di Avellino.
4.Comune di Avellino (sindaco Giuseppe Galasso): Titolo del progetto: “SOS Mamma” – Argomento: “Avviare percorsi di formazione volti alla creazione d’impresa e la creazione di due nuovi profili: mamme di giorno e manager dell’impresa sociale” – Partner del progetto: ACLI, ACLI Point, CGIL, CISL, UIL, UGL – Destinatari: Giovani laureate o neodiplomate disoccupate, lavoratrici in situazione di precarietà, donne di età maggiore ai 45 anni, immigrate della provincia di Avellino.
5.Consorzio dei Servizi Sociali Ambito A6 Atripalda (coordinatore Carmine De Blasio) – Titolo del progetto: “FormazionA” – Argomento: “Sostenere iniziative per lavoratrici con contratto non a tempo indeterminato”
6.Cooperativa Sociale Demetra (referente Mary Faticato): Titolo del progetto: “Donne in rete nel sociale”- Argomento: “Consolidare imprese a titolarità femminile per la realizzazione di prodotti da forno” – Partner: Consorzio Laif di Cosenza, Associazione di volontariato Una di Savignano, Associazione Femminile Vallatese di Vallata – Destinatari: Imprese femminili attive da almeno 2 anni.
7.Consorzio Innova (referente Giuseppe Totaro) – Titolo del progetto: “Help Donna” – Argomento: “Sviluppare interventi integrati in termini di ricerca, progettazione, e realizzazione di interventi, di orientamento, formazione, consulenza e accompagnamento all’integrazione sociale” – Partner: Comune di Mercogliano (sindaco Massimiliano Carullo), CISL, CIF, UIL – Destinatari: Donne con bassa e media scolarizzazione ad alta rischio di esclusione sociale, con difficoltà nell’inserimento in percorsi lavorativi e/o formativi.
8.Consorzio Innova (referente Giuseppe Totaro) Titolo del progetto: “WOMEN@WORK: la risorsa Donna per lo sviluppo locale” – Argomento: “Agevolare l’inserimento lavorativo di donne attraverso azioni di formazione indirizzate a costruire sul territorio una rete di imprese femminili di ospitabilità familiare operanti con la formula del Bed&breakfast” – Partner: CIF, UIL – Destinatari: Giovani laureate o neodiplomate disoccupate, lavoratrici in situazione di precarietà, donne di età maggiore ai 45 anni, immigrate della provincia di Avellino.