Crollo donazioni di sangue, Russo: “Serve un intervento”

“Voglio rimarcare il valore che ha una donazione di sangue per la società tutta. Mi importa poco, in verità, il valore economico; quello che più mi preme sottolineare è il valore sociale della donazione: il valore sociale della donazione è incommensurabile. Quale è la finalità della donazione? Semplicemente e senza retorica la finalità è: poter salvare qualche vita umana”. Lo scrive in una nota il consigliere provinciale del Pd Franco Russo che di professione fa il medico e che prende posizione dopo il crollo delle donazioni (-70%) determinato dalla sospensione degli accertamenti di laboratorio per chi dona. A denunciare il caso ieri era stato il gruppo Frates. “Ricordo a me stesso – aggiunge Russo – che fino a non molto tempo fa al momento della donazione veniva offerto un panino, un caffè e la possibilità di effettuare le analisi di routine (colesterolo, trigliceridi ecc…) che davano maggiore garanzia di controllo al sagnue donato e, contemporaneamente, permettevano al donatore di fare prevenzione, di controllare il proprio stato di salute. Tutto questo udite, udite, al costo “stratosferico” di circa 7 (sette) Euro per ogni donazione (panino, caffè e analisi di routine). Improvvisamente, perché bisogna tagliare, tagliare e sempre tagliare, al momento della donazione si dice più o meno così: se vuole un panino, se vuole un caffè se lo vada a comprare al bar qui vicino; se vuol fare le analisi di routine (colesterolo, trigliceridi ecc…) se le vada a fare da un’altra parte. Io dico che tutto questo è assurdo, inconcepibile. In virtù dei “santi o maledetti” bilanci economici non riconosciamo il valore di un gesto così nobile quale è la donazione di sangue. Il sistema sanitario e chi lo amministra, in questo caso sembra la Regione, per meri fini di bilancio taglia su tutto, anche sulla donazione di sangue che, ripeto, ha un valore sociale incommensurabile. Io lancio un appello al manager dell’ospedale Moscati dr. Rosato: spero che grazie alla sua capacità di affrontare e risolvere i problemi, si possa trovare una soluzione a questo obbrobrio tecnico economico; se questo non succederà, se il dr. Rosato non troverà una soluzione, allora vuol dire che si è perso il valore morale di un atto utile alla società come la donazione, allora vuol dire che non c’è più trippa per gatti. In tal caso io presenterò, nel prossimo Consiglio Provinciale, un emendamento al bilancio per l’anno 2011 in cui chiederò alla amministrazione provinciale uno sforzo economico per sopperire a questi tagli imposti dalla Regione, uno sforzo per permettere a chi dona il sangue di avere come “premio” un panino, un caffè e gli esami di laboratorio di routine. Questo per fare in modo che le donazioni siano sempre le stesse e i donatori e le donatrici di questa provincia abbiano l’affetto, la stima ed il rispetto che meritano per il loro nobile gesto”.

SPOT