Logi Service, i lavoratori: dall’Ugl nessuna tutela dei diritti

I lavoratori della Logi Service iscritti liberalmente alla UILM rigettano al Segretario Provinciale della UGL-Metalmeccanici di Avellino sig. Giovanni Cicchella l’accusa di strumentalizzazione rivoltagli. “Vogliamo ricordare al segretario dell’UGL di Avellino – scrivono i lavoratori della Logi Service – quale sia, qualora l’avesse dimenticato lo scopo di un sindacato e di un sindacalista cioè “quello della difesa dei lavoratori”. Vogliamo ricordare al segretario UGL qualora l’avesse dimenticato che in più riprese i lavoratori avevano poste le lamentele ai loro RSA, nominati arbitrariamente dal sindacato, senza avere nessuna risposta in merito alle condizioni di lavoro nonchè di pagamento che dovevano subire dal titolare della loro ditta. Vogliamo ricordare al segretario UGL qualora l’avesse dimenticato che quando hanno rivolto queste problematiche era costretto a tapparsi le orecchie, non solo in senso letterario, dichiarando che queste cose non le aveva mai sentite perchè altrimenti doveva denunciare il tutto (noi stiamo ancora aspettando). Vogliamo ricordare al segretario UGL che si è fatta qualche riunione solo in seguito a un fax inviatole il 21-09-2010 con il quale si invitava il sindacato ad un chiarimento per il passaggio dei lavoratori Logi Service con la De vizia Transfert senza nessuna conclusione. Vogliamo ricordare al Segretario UGL qualora lo avesse dimenticato che nella riunione del 01-10-2010 presieduta si dichiarò che tra la Logi Service e la De Vizia Transfert il sindacato era favorevole affinchè i lavoratori rimanessero a lavorare con la Logi Service. Vogliamo ricordare al Segretario provinciale UGL qualora lo avesse dimenticato che nella situazione in cui si trovano i lavoratori dell Logi Service non c’è nessuno degli RSA da loro nominati perchè hanno avuto, e non certamente noi, una migliore sistemazione.Questi sono solo alcuni dei fatti che hanno fatto si che i lavoratori si sono rivolti a un’altro sindacato forse proprio per evitare la strumentalizzazione che Lei accusa per gli alri.La nostra scelta libera, democratica di cambiare sindacato non è dettata da simpatia o antipatia, ne da appartenenze politiche, ne dalla promessa di chimere ma nasce semplicemente da una ragionevolezza sull’interpretazione del ruolo che Ella era chiamato ad avere e che a Nostro avviso ha disatteso”.

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