Aggredirono e rapinarono rumeno: secondo fermo, è un minore

Nella notte tra il primo e il 2 dicembre aveva subito una rapina mentre aspettava un autobus in Piazza Padre Pio a Grottaminarda. L’uomo, un 33enne originario della Romania, era stato avvicinato da due giovani che dopo averlo convinto a prendersi un caffè con loro lo avevano aggredito colpendolo al volto e sottraendogli un portafogli contenete circa 80 euro I Carabinieri della Stazione di Grottaminarda si erano posti sin da subito sulle tracce degli autori di quell’ignobile gesto. L’uomo che non si era recato subito dai Carabinieri era stato avvicinato da una pattuglia di militari dell’Arma in servizio di perlustrazione che, dopo averlo notato ricurvo sul ciglio della strada e avergli chiesto se stesse cercando qualcosa, aveva notato il volto livido dell’uomo. A quel punto i Carabinieri avevano convinto l’uomo a sporgere formale querela contro ignoti per rapina. Da quell’istante i Carabinieri avevano passato al setaccio la zona, cercando di raccogliere testimonianze e di vedere le registrazioni di banche ed attività commerciali nelle vicinanze della Piazza Padre Pio. Le indagini a 360° svolte con il coordinamento del Procuratore Capo di Ariano Irpino Dott. Luciano D’Emmanuele avevano consentito ai Carabinieri di fare un identikit di un individuo notato nei pressi della Piazza poco prima da alcuni passanti e in seguito di procedere a una ricognizione fotografica individuando in un 18enne uno dei due responsabili della rapina. I Carabinieri dopo aver ricostruito l’accaduto avevano consegnato una dettagliata informativa alla Procura arianese chiedendo immediatamente l’emissione di un provvedimento cautelare a carico del ragazzo. Il Procuratore o D’Emmanuele aveva chiesto che il responsabile della rapina finisse agli arresti domiciliari. In pochi giorni il G.I.P. Dott.ssa Gelsomina Palmieri aveva emesso l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari eseguita dai Carabinieri di Grottaminarda. Da quell’arresto i Carabinieri di Grottaminarda hanno continuato a svolgere indagini per capire chi fosse il complice del 18enne. Oltre a un’ulteriore ricognizione fotografica essenziale per la “chiusura del cerchio” si è rilevata la videosorveglianza presente nei pressi della filiale di Grottaminarda della Banca di Credito Cooperativa di Flumeri, poco distante da Piazza Padre Pio. I Carabinieri proprio dall’analisi dei filmati hanno identificato in maniera inequivocabile anche il complice, un minore già conosciuto ai militari dell’Arma. Essendoci quindi anche a carico del minorenne i gravi indizi di colpevolezza desumibili dalla ricognizione fotografica, dal sistema di videosorveglianza e da altri accertamenti tecnici fatti dai Carabinieri, il Pubblico Ministero Dott. Tedesco ha chiesto al Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli Dott.ssa Angela Draetta l’emissione di una misura cautelare. Quel G.I.P. concordando con le risultanze investigative fornite dai Carabinieri di Grottaminarda ha emesso la misura cautelare del collocamento in comunità che i carabinieri di Grottaminarda hanno prontamente eseguito. Ora il ragazzo è presso la comunità “Il filtro” sita in Napoli al Viale Colli Aminei. Le indagini dei Carabinieri hanno quindi fatto piena luce su un episodio che aveva turbato tutti gli utenti degli autobus che fermano quotidianamente in Piazza Padre Pio di Grottaminarda.

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