Russo: “Sarà un 2011 di altre battaglia a difesa dell’Irpinia”

Non dimentichiamo la nostra Irpinia (chiusura ospedali dell’alta Irpinia e non solo, soppressione della tratta ferroviaria Avellino – Rocchetta, crisi economica e lavoro che non c’è, giovani che vanno via, la povertà che è l’unico parametro che cresce nella nostra provincia). E’ quanto scrive in una nota il consigliere provinciale del Pd, Franco Russo. “Dopo varie battaglie condotte, nei mesi scorsi, in difesa del diritto all’assistenza sanitaria dei cittadini dell’Alta Irpinia – continua – l’attenzione verso questo problema, che ancora pende come una spada di Damocle sulle teste di circa 60.000 irpini, sta calando. Non vorrei che tutti noi irpini ci addormentassimo e gli abitanti delle aree metropolitane e costiere ne approfittassero. Ringrazio, a gran voce, il sindaco di Sperone, Salvatore Alaia, per il suo indomabile spirito di sacrificio in difesa degli ospedali dell’alta Irpinia. Egli, che altoirpino non è, sta dando un esempio di solidarietà a tutti noi. Io lancio un appello a tutti gli irpini: bisogna mantenere alta la guardia e trovare una assoluta compattezza su questo argomento. La compattezza deve essere trasversale e riguardare tre aspetti: politico, istituzionale, geografico. Solo così, solo stando tutti insieme, potremo difenderci dagli attacchi verso le aree interne in generale e verso la nostra Irpinia in particolare, difendendo il legittimo diritto alla salute. Io mi domando: ma quale è il filo conduttore di questo comportamento assurdo da parte della regione Campania? Perché le popolazioni (dell’Irpinia in generale e dell’alta Irpinia in particolare) che sono stato corrette e giuste nello spendere le risorse in campo sanitario sono state premiate con i tagli di ospedali e, invece, le popolazioni che hanno sprecato, che hanno sperperato (delle aree metropolitane e costiere) non sono state condannate a subire alcun taglio? Forse è la solita e vecchia storia della polpa e dell’osso? Questo piano è la negazione dell’eguale diritto di assistenza sanitaria per tutti i cittadini campani. Attenzione però che in Irpinia c’è un popolo avvezzo alle battaglie in difesa dei diritti, un popolo resistente e tenace che con tutti i crismi della legalità saprà difendersi dalle ingiustizie calate dall’alto per difendere i “privilegi” di altre aree della regione. Bisogna invertire la tendenza; bisogna che le aree geografiche dove non c’è stato spreco, dove non ci sono stai abusi, abbiano da oggi in poi un giusto riconoscimento dalla regione Campania, una sorta di premialità che stimoli tutti, da oggi in poi, ed essere corretti nell’utilizzo delle risorse economiche disponibili. Il Partito Democratico sta discutendo al proprio interno per offrire il proprio contributo ad una proposta alternativa al taglio orizzontale e indiscriminato degli ospedali. Secondo me è necessaria una discussione ampia e trasversale, che interessi partiti ed istituzioni, società civile ed addetti ai lavori. La nostra “provincia” deve attivarsi per modificare in positivo il piano attuativo sanitario, offrendo, ad un apparato regionale miope e ragionieristico, una controproposta valida, coerente, che salvi i reparti ed i posti letto nei vari ospedali irpini, che non faccia chiudere il nosocomio di Bisaccia, che permetta una giusta assistenza sanitaria in tutta l’Irpinia. E’ un obiettivo fattibile, pur in un contesto economico di contenimento e razionalizzazione della spesa sanitaria e di eliminazione degli sprechi e degli abusi, sprechi ed abusi che non abitano in Irpinia ma in altre aree della regione Campania. Bisogna inoltre pretendere la garanzia di organizzare un piano serio e concreto di riordino della rete dell’emergenza, collegata alla neonata città ospedaliera del capoluogo che dovrà, con qualche aggiustamento in corso d’opera (parcheggi ed accesso al pronto soccorso), diventare il vanto di tutti gli irpini. Questa controproposta, fermi i vincoli di spesa indicati dalla regione Campania, secondo me dovrebbe comprendere anche l’idea di una sorta di autonomia provinciale rispetto alla organizzazione dei servizi sanitari, pur conservando una piccola quota di cosiddetta solidarietà regionale. Non dimentichiamo che l’Irpinia ha altre vertenze con la regione Campania tra cui la soppressione della tratta ferroviaria Avellino – Rocchetta: io ho chiesto lo svolgimento di un consiglio provinciale straordinario monotematico, che spero si possa tenere a breve, su questo altro grave problema. Abbiamo bisogno di una regione amica, che finanzi il progetto “Le vie del vino ….”, utile a far crescere le nostre aree interne ed a salvare la Avellino – Rocchetta; non abbiamo bisogno, invece, di una regione matrigna che vuole toglierci ospedali, ferrovie e magari, in cambio, farci altri tipi di regali! Non dimentichiamo anche la crisi economica che attanaglia il nostro sistema produttivo, i nostri giovani che vanno via come nel dopoguerra, l’impressionante e costante aumento della povertà. Termino con un augurio, alle irpine ed agli irpini, di un 2011 ricco di salute, di serenità e di fortuna. Auguro a tutti un anno 2011 in cui i sogni si trasformino in realtà”.

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