Finanzieri donano a mensa dei poveri carne sequestrata

Senza sosta l’attività delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Avellino in questi giorni di particolare intensificazione del movimento di uomini e mezzi sulle strade dell’Irpinia. Nel primo pomeriggio odierno l’attenzione di un posto di blocco in corrispondenza del casello autostradale dell’A-16 era attirata da un’auto che, lasciando l’autostrada, alla vista dei militari frenava bruscamente quasi a tentare un’inversione di marcia. Prontamente i militari si ponevano all’inseguimento dell’autovettura che dopo poche centinaia di metri veniva fermata per il controllo. Il carico, costituito da grossi bustoni di colore azzurro, riempiva tutto il vano-bagagli del veicolo, in maniera spropositata per una vettura di quella classe (Mercedes station wagon). La perquisizione immediatamente effettuata consentiva di scoprire ben 290 chilogrammi di carne di maiale, trasportata a bordo della vettura di lusso in assenza di qualsivoglia documentazione fiscale e violando le prescritte autorizzazioni al trasporto di derrate alimentari. Il conducente, un 30enne originario di Cercola (NA), non era in grado infatti di esibire alcuna autorizzazione per il trasporto di alimenti ed al riguardo dichiarava che la carne era destinata a Baiano per la successiva vendita. Lo stesso era pertanto invitato a seguire la pattuglia operante presso il Comando di via Pontieri ove i rilevamenti presso i terminali collegati con le banche-dati in uso al Corpo confermavano come a suo nome non risultasse alcun permesso per l’esercizio d’attività commerciale né tantomeno l’iscrizione presso la Camera di Commercio. La carne veniva sottoposta a sequestro amministrativo ed, in linea con la prassi ormai voluta nei casi di specie dal Comandante Provinciale, colonnello Mario Imparato, i militari avviano la particolare procedura che avrebbe poteva consentire la devoluzione in beneficienza di quanto in sequestro. Veniva quindi prima verificata la commestibilità e l’assenza di qualsiasi l’idoneità della carne in sequestro e l’assenza di eventuali motivi ostativi mediante l’intervento presso gli uffici delle Fiamme Gialle sia del Dipartimento di Prevenzione Servizio Veterinario, nella persona del dr. Michele Covelluzzi, che della A.S.L. di Avellino (dr. Giuseppe Carratù). La carne era sottoposta a sequestro non in quanto avariata ma perché trasportata in violazione al Regolamento CE nr. 882/04 (articolo 54) ed al Regolamento CE nr. 852/04 (articolo 6): la stesa veniva pertanto depositata nelle celle frigorifere della Casa della Fraternità “Monsignor Antonio Forte” (ex mensa “Don Tonino Bello”) di Avellino per la sua successiva devoluzione in beneficenza alla ricezione degli esiti delle analisi cliniche a conferma ufficiale di quanto già constatato in prima battuta dai sanitari intervenuti. Ulteriori controlli ed accertamenti sono stati avviati dalle Fiamme Gialle onde verificare tutti gli elementi attinenti la fase dell’acquisizione e la successiva commercializzazione della carne sottoposta a sequestro.

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