Polemica Gd-Casapound: Gambardella a sostegno di Pisaniello

“Da libertario e nonviolento trovo inauditi, degni del peggior “fascismo dei presunti antifascisti” (o, se preferiscono i “compagni” di alcuni circoli della provincia di Avellino, del peggior stalinismo), gli attacchi rivolti a mezzo stampa a Valerio Pisaniello, l’esponente dei Giovani Democratici che ha partecipato ad un convegno di Casa Pound”. E’ quanto afferma Bruno Gambardella, componente della Direzione Provinciale del Partito Democratico.
Chi si ritiene sinceramente e profondamente democratico può non condividere la scelta di un giovane che, per mettere in evidenza tutte le contraddizioni di un gruppo che afferma di essere a favore dei ceti più deboli, anticapitalista e persino ambientalista e poi assume posizioni e atteggiamenti violenti, partecipa ad un incontro-confronto nel corso del quale non ha mostrato alcuna comprensione o indulgenza verso le idee e le proposte dei suoi interlocutori.
Nel 1982 Marco Pannella, creando scandalo in certa sinistra benpensante e consociativa, andò a sfidare Giorgio Almirante intervenendo ad un congresso del MSI-DN riuscendo a mettere in evidenza dinanzi all’opinione pubblica tutta la demagogia, il populismo e la pochezza programmatica e ideale di un leader che si apprestava a raccogliere i frutti elettorali di un vasto malcontento presente nel Paese. Personalmente, non avendo la statura politica del leader radicale, forse non avrei partecipato ad un confronto del genere, ma è vergognosa la “purga” a mezzo stampa a cui è stato sottoposto Pisaniello. Ciò che questi sedicenti democratici alla Berija non possono permettersi è il dileggio alla persona attraverso l’uso di termini come “viscido” e “accaparratore”. Pur riconoscendo il fatto che nella discussione politica può capitare di alzare troppo i toni, non mi sentirei di criticare Valerio Pisaniello se decidesse di querelare gli autori di queste ingiurie diffuse a mezzo stampa. Costoro svelano la loro natura di stalinisti quando scrivono di “luoghi d’ombra all’interno del Partito” che “ vanno debellati fin da subito”. Indecente la richiesta di espulsione o quanto meno di sospensione “per aver discreditato la nostra Organizzazione giovanile ed il Partito Democratico del quale facciamo parte”. Non so se la terminologia è ispirata ad un documento del PCUS anni ’40, ma merita i complimenti per la nonviolenza e per la tolleranza che esprime!
I valori della democrazia e della resistenza diventano vuoti slogan se vengono strumentalmente utilizzati per tentare di colpire quello che viene descritto con tutta evidenza come un avversario interno ai GD. La dirigenza provinciale e regionale può esprimere il suo disappunto per certe scelte, – conclude Gambardella – ma se dovesse attuare dei “provvedimenti disciplinari” sosterrò i ricorsi di Pisaniello dinanzi organismi nazionali dei Giovani Democratici e del Partito Democratico”.

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